Alla Triennale di Milano arriva in
tema di architettura il "design ricostituente": è uno degli
elementi di dibattito del simposio Broken Nature: Design Takes
on Human Survival, che vede alcuni degli studi di architettura
più prestigiosi al mondo riuniti a Milano per confrontarsi su
uno dei temi più antichi che esistano, il rapporto tra uomo e
natura in fatto di edifici. Con la grande differenza, rispetto
al passato, che oggi la natura è davvero in pericolo, il
rispetto dell'ambiente è uno dei temi del vivere civile
contemporaneo e anche l'architettura è chiamata a declinarlo in
modo nuovo. Da qui l'idea di "design ricostituente", tema
centrale della XXII Triennale, che presenta progetti di varia
natura - da oggetti a edifici, interfacce a infrastrutture e
città, su scale diverse e dimensioni multiple - che suggeriscano
soluzioni concrete per agire attraverso il design ricostituente.
Il Comitato scientifico è composto da Adam Bly, Rania Ghosn,
Alexandra Daisy Ginsberg, Gabriella Gómez-Mont, Jamer Hunt,
Sarah Ichioka, Koyo Kouoh, Stefano Micelli e Maholo Uchida. Tra
le presenze italiane, Stefano Boeri, Paola Antonelli.
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