L'emozione di toccare un
capolavoro dell'arte faraonica, di entrare in contatto fisico
con 4.000 anni fa smettendo di doverlo solo immaginare sulla
base delle parole di altri e senza violare divieti ma, anzi, con
la tranquillità di essere autorizzati a farlo in uno dei più
celebri complessi museali al mondo: è quanto da oggi, su
iniziativa italiana, offre ai non vedenti il museo egizio del
Cairo.
E' stato infatti inaugurato un percorso che consentirà ai
non-vedenti di conoscere attraverso il tatto 12 opere celebri
del museo di piazza Tahrir, tutti a livello di libri di storia
dell'arte, tra cui una sfinge di Amenemhat III risalente al
Medio Regno, XII dinastia (quindi circa 1.800 a.C.).
L'esperienza è completata da tabelle bilingue (arabo e inglese)
in braille e da una speciale penna-audioguida. A disposizione
sono opere fatte di pietra dura, come granito e grovacca che
possono essere toccate senza subire danni.
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