"La bellezza di una donna non dipende
dai vestiti che indossa né dall'aspetto che possiede o dal modo
di pettinarsi. La bellezza di una donna si deve percepire dai
suoi occhi, perché quella è la porta del suo cuore, il posto nel
quale risiede l'amore". E' gli occhi da cerbiatta di Audrey
Hepburn, insuperabile interprete di film-cult del dopoguerra, da
Colazione da Tiffany a Vacanze romane, icona di fascino
assoluto, musa del couturier Hubert de Givenchy, svelavano
l'animo di una donna bellissima, dal cuore grande e generoso,
soprattutto verso i bambini e i più deboli, che divennero
centrali negli ultimi anni della sua vita (è scomparsa il 20
gennaio 1993) come ambasciatrice dell' Unicef.
Audrey Hepburn nacque il 4 maggio 1929 a Bruxelles, in Belgio.
Studiò danza, teatro ed infine approdò al cinema. Premi e
riconoscimenti contribuirono a fare di lei un'icona: un Oscar,
tre Golden Globe, un Emmy, un Grammy Award, quattro Bafta
(British Academy of Film and Television Arts), due Tony e tre
David di Donatello.
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