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David, Ammore e Malavita in testa a candidature, 15

Napoli velata a quota 11, bene Nico, La Tenerezza e The Place

In questa 62/ma edizione dei Premi David di Donatello vince su tutto la napoletanità, ma anche i nuovi autori (sono ben quattro sui cinque in corsa nella categoria miglior film). Al primo posto come candidature, ben 15 tra cui film, regia e sceneggiatura, troviamo il musical-crime-noir in salsa napoletana AMMORE E MALAVITA dei Manetti Bros e, al secondo, NAPOLI VELATA di Ferzan Ozpetek con undici nomination, comprese ovviamente quella di miglior film e regia. Bene poi NICO,1998 di Susanna Nicchiarelli (otto nomination), con gli ultimi anni di vita di Christa Päffgen, musa di Warhol e cantante dei Velvet Underground. E ancora otto candidature per LA TENEREZZA di Gianni Amelio (miglior film e regia), ancora ambientato a Napoli, e THE PLACE, film coraggioso quanto misterioso di Paolo Genovese. Infine, a quota sette ci sono 'A CIAMBRA di Jonas Carpignano (film e regia per quest'opera tra l'altro candidata agli Oscar dall'Italia) e GATTA CENERENTOLA di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone, film d'animazione sempre ambientato all'ombra del Vesuvio. Questi i film che hanno ottenuto più candidature ai David di Donatello 2018, annunciate oggi a Roma a Viale Mazzini alla presenza di Piera Detassis, neo presidente della Fondazione David di Donatello, e di Carlo Conti che condurrà la serata di premiazione il 21 marzo negli Studi De Paolis. E questo in un'edizione che vedrà il ritorno del premio alla Rai dopo la pausa Sky. Assente tra le candidature di quest'anno quella de L'ORA LEGALE di Ficarra e Picone, il film di maggiore incasso 2017 (10.3 mln) ma per loro stessa volontà. Fanno sapere i due autori siciliani in una nota che non hanno iscritto il film perché non credono al sistema di "votazione che spesso ha prodotto situazioni a nostro avviso paradossali". E, sempre nella nota, fanno poi appello al ''nuovo presidente, Piera Detassis, che venga messa nelle condizioni di avviare un processo di rinnovamento''. Tornando ai numeri, BRUTTI E CATTIVI di Cosimo Gomez ottiene sei candidature (tra cui quella di miglior regista esordiente) mentre quattro sono ottenute da FORTUNATA di Sergio Castellitto (film già passato a Cannes, che manca però le categorie principali, ma ottiene quella di miglior attrice, Jasmine Trinca, e attore non protagonista, Alessandro Borghi). Ancora quattro nomination per LA RAGAZZA NELLA NEBBIA di Donato Carrisi (miglior regista esordiente) e SICILIAN GHOST STORY di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. Sul fronte delle attrici protagoniste, oltre la Trinca la gara sarà tra Paola Cortellesi (COME UN GATTO IN TANGENZIALE); Valeria Golino (IL COLORE NASCOSTO DELLE COSE); Giovanna Mezzogiorno (NAPOLI VELATA) e Isabella Ragonese (SOLE CUORE E AMORE). Mentre per gli attori in corsa ci sono Antonio Albanese (COME UN GATTO IN TANGENZIALE); Nicola Nocella (EASY - UN VIAGGIO FACILE FACILE); Renato Carpentieri (LA TENEREZZA); Alessandro Borghi (NAPOLI VELATA) e Valerio Mastandrea (THE PLACE). Tra i non protagonisti da notare la meritata presenza di Giuliano Montaldo per il film TUTTO QUELLO CHE VUOI (il regista-attore è attualmente presidente onorario della Fondazione David) e anche il fatto che NAPOLI VELATA si porti a casa, oltre la Mezzogiorno e Borghi anche i due attori non protagonisti, ovvero Anna Bonaiuto e il grande Beppe Barra. Una cosa che vale anche per AMMORE E MALAVITA che mette in campo, come attrice e attore non protagonista, un'inedita Claudia Gerini, che recita in napoletano, e uno straordinario Carlo Buccirosso. Stamani a Viale Mazzini da parte di Piera Detassis la soddisfazione che quest'anno a votare per i David sia stato l'87% degli aventi diritto ("un record assoluto" dice la neo- presidente) e la volontà che questo premio ''sia brillante e glamour, ma serva anche all'industria cinema". Carlo Conti ha invece ricordato come la cerimonia dei David non sia nuova per lui (''l'ho condotta nel 2000 e 2001'') e ha annunciato che per questo terzo appuntamento il suo grande desiderio sia quello di fare ''una serata classica, una serata evento, con me come cerimoniere''). Intanto un vincitore: il corto "Bismillah" diretto dal regista Alessandro Grande, cineasta catanzarese, che ha vinto il Premio David di Donatello 2018 nella categoria corti. Affronta il tema dell'immigrazione e racconta la vicenda della piccola Samira, 10 anni, che vive illegalmente in Italia con il padre e il fratello. La pellicola di Grande rappresenterà l'Italia nella corsa come miglior cortometraggio agli Oscar del prossimo anno.

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