Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Si chiude trilogia di Belle & Sebastien

Si chiude trilogia di Belle & Sebastien

In sala dal 22/2 film di Cornillac, tra avventura e suspense

ROMA, 18 febbraio 2018, 16:06

Francesca Pierleoni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli incassi in l'Italia, sette milioni di euro per il primo film, e oltre due milioni e 200 mila per il secondo, riflettono l'amore del pubblico italiano per Belle e Sebastien, la saga sull'amicizia tra un bimbo orfano e una grande e candida femmina di Patou (cane di montagna dei Pirenei), nata dai racconti di Cécile Aubry, già alla base di un cartone animato cult degli anni '80. Portata sul grande schermo nei primi due capitoli (oltre 30 milioni di euro di incassi in Francia) da Nicolas Vanier (2013) e Christian Duguay (2015), la storia in versione cinematografica si chiude con un terzo capitolo, Belle & Sebastien - Amici per sempre, diretta dall'attore e regista, vincitore di un César, Clovis Cornillac, in sala dal 22 febbraio con Notorious. Mantenendo l'ambientazione mozzafiato tra le Alpi dell'Alta Moriana, regione della Savoia al confine con l'Italia, l'avventura era cominciata con il racconto della nascita dell'amicizia, in piena seconda Guerra mondiale tra il cane e Sebastien (interpretato da Félix Bossuet, scelto come interprete dalla saga a sette anni tra 2400 candidati) per poi continuare con l'incontro nel secondo film tra Sebastien e il padre Pierre (Thierry Neuvic). Stavolta, il regista mette in scena il disperato tentativo dell'ormai 12enne Sebastien di non far cadere Belle (interpretata da quattro Patou, Isabeau, Garfield, Fort e Frippon, preparati da uno dei migliori addestratori del mondo, Andrew Simpson) e i suoi cuccioli, nelle mani del suo precedente perfido padrone, Joseph, cappellaccio nero e modi da killer, ex collaborazionista, passato all'ultimo momento con la Resistenza. Un personaggio che Cornillac voleva risultasse ''un po' Crudelia Demon, un po' orco, un po' lupo e un po' strega delle fiabe''. Sebastien inoltre non accetta di dover dire addio alla vita che ama tra le montagne con César (Tchéky Karyo) l'anziano pastore che gli ha fatto da nonno, perché Pierre vuole trasferirsi in Canada con il figlio e la nuova moglie Angelina (Margaux Chatelier), figlia di César. L'attore - regista sviluppa la trama portando la storia su un piano più ricco di sfumature, puntando su temi come il passaggio dall'infanzia all'età adulta e aggiungendo a tratti toni da favola nera con intensi momenti di suspense. ''Volevo che questo fosse un vero film per famiglie, non intendendolo solo per bambini, ma realmente popolare, che coinvolgesse pubblici di età diverse - ha spiegato nelle interviste Cornillac che dopo oltre 30 anni come attore ha debuttato alla regia nel 2015 con la commedia Un po', tanto, ciecamente' e ha diretto alcuni episodi della serie Chefs -. Volevo fosse un film d'avventura e mi sono ispirato a storie come quelle di Jack London, che uniscono l'uomo, la natura, l'animale e un percorso interiore di crescita''. I bambini ''ascoltano le conversazioni degli adulti, guardano film molto violenti, giocano con i videogiochi e non è perché abbiamo girato Belle e Sebastien che dobbiamo fare dell'infantilismo. Al contrario avevo voglia di ricreare la tensione e la suspense, dare i brividi ai bambini fino al lieto fine. Volevo che pensassero 'mi ha trattato come un grande, non mi ha preso in giro'''.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza