Dire "Mah-Jong" è parlare di un
gioco cinese adorato in ogni chinatown del globo. Ogni orientale
infatti lo sa giocare, come in Italia si conosce la Tombola o in
Albania il Bingo. Per alcuni, dato che si presta moltissimo
all'azzardo, è un'ossessione (e per pochi un affare illecito) ma
comunque è un grande protagonista nella comunità orientale.
Tanto che adesso, a Milano, su questo gioco a metà tra Domino e
Machiavelli, si sta addirittura girando un film.
"Il Drago di Romagna" primo docu-film sul Mah-Jong in Italia,
è frutto di una "co-produzione italo cinese. L'idea del film,
diretto da Gerardo Lamattina, è partita dalla Romagna dove il
gioco tradizionale cinese del Mah-Jong "è diventato parte del
tessuto sociale: due bimbi cinesi, Lou e Stefano, aiutano una
frizzante signora romagnola in pensione appassionata di Mah Jong
a coronare il suo sogno di andare in Cina a conoscerne le
origini". Il Mah-Jong, che significa 'uccello di canapa', è un
gioco da tavolo per 4 giocatori, con 144 tessere decorate.
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