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Oscar: Scorsese e la cabala sfortunata delle 10 nomination

Oscar: Scorsese e la cabala sfortunata delle 10 nomination

Anche nel 2003 Gangs of New York rimase a secco di premi

ROMA, 10 febbraio 2020, 07:28

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Il 10 non dev'essere il numero fortunato per Martin Scorsese. Per la seconda volta nella sua più che cinquantennale carriera, costellata di premi di ogni tipo (compreso un Oscar per la miglior regia in The Departed nel 2007), il regista italo-americano lascia la cerimonia degli Academy Awards a bocca asciutta, nonostante le 10 nomination della vigilia. Il suo The Irishman, distribuito da Netflix, non è riuscito a spuntarla in nessuna delle categorie per le quali era in concorso, compresi i blasonati miglior film e miglior regia, andati al sudcoreano Parasite. Stessa identica situazione del 2003, quando era in concorso con Gangs of New York. Anche in quel caso 10 nomination e nessun Oscar portato a casa. A trionfare quell'anno come miglior film fu Chicago di Rob Marshall, mentre miglior regista venne premiato Roman Polanski per Il pianista. Questa volta Scorsese, che in carriera come regista ha conquistato 14 nomination totali agli Oscar, si è dovuto accontentare di una estemporanea standing ovation della platea quando il regista-rivelazione della 92/ma edizione degli Oscar, Bong Joon-ho, gli ha tributato un sentito omaggio.
    "Quando ero giovane e studiavo cinema - ha detto - c'era un detto che recitava: il più personale è anche il più creativo.
    Era una citazione dal nostro grande Martin Scorsese. A scuola ho studiato tutti i suoi film. Essere nominato al suo fianco è stato un grande onore, non avrei immaginato di poter vincere".
   
   

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