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Guadagnino a Variety, mia prima serie in 2016 di Trump

Guadagnino a Variety, mia prima serie in 2016 di Trump

We are who we are, serie Sky-HBO su Sky a ottobre

ROMA, 11 luglio 2020, 11:21

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La vive come un suo nuovo film, pur essendo una serie, la sua prima, di cui "amo tutti i personaggi" ha rivelato in una lunga intervista a Variety su We Are Who We Are il nominato all'oscar Luca Guadagnino, showrunner e regista del progetto. Targata Sky ed HBO, la serie, selezionata quest'anno dalla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes, è una storia di formazione in otto episodi prodotti da Lorenzo mieli per The Apartment e da Mario Gianani per Wildside, entrambe del gruppo Fremantle, con Small Forward, e debutterà a ottobre su Sky. Racconta la vita di un gruppo di adolescenti che vivono in una base militare americana in Italia e di due in particolare, Fraser (Jack Dylan Grazer) e Caitlin (Jordan Kristine Seamón), che diventeranno amici e affronteranno insieme le insicurezze e i misteri dell'adolescenza, affrontando anche questioni come la sessualità e l'identità di genere. "Amo quell'età perché si hanno grandi ambizioni e allo stesso tempo non si hanno i mezzi per realizzarle. Hai solo curiosità, solo desiderio, solo la capacità di sperimentare. Ogni giorno sembra essere una lotta tra la vita e la morte. C'è qualcosa di bello in quell'età", osserva Guadagnino. Poi la rivelazione di un'influenza a dir poco inattesa, quella di Amy Adams: "Una volta, molti anni fa, ho avuto una conversazione molto bella con Amy Adams - uno dei privilegi di questo lavoro sono gli incontri con questi grandi attori - e lei mi ha raccontato di aver trascorso parte della sua infanzia a Vicenza, in una base militare in Italia. Dalle sinapsi che si collegano l'una all'altra, avevo quest'immagine in mente".
    Nell'intervista Guadagnino ha rivelato anche l'ambientazione nel 2016 della serie, proprio nel bel mezzo della inarrestabile escalation di Donald Trump nelle presidenziali americane. "Gli effetti delle elezioni del 2016 - spiega il regista - si fanno ancora sentire proprio qui, proprio ora. Lo spostamento sismico in tutta l'America e nel mondo di ciò che ha comportato il fatto che la presidenza di Obama sia stata seguita da quella di Trump e di come la gente non se lo aspettasse, sono temi ancora attuali".
   

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