E' partito tutto dalla musica. Ian Rankin, uno dei più raffinati e originali autori di crime fiction mondiali, l'inventore dell'ispettore Rebus, è approdato alla scrittura dalle canzoni. "Non sono l'unico autore che avrebbe voluto essere una rock star anzichè uno scrittore.
Quando ero giovane ho inventato un gruppo pop che esisteva sulla carta e nella mia testa. Scrivevo tutti i testi delle canzoni e questo è stato l'inizio della mia vita di scrittore" dice Rankin che sta scrivendo un nuovo libro dove "ci sarà anche la Brexit" anticipa all'ANSA.
"La trama è top secret. Non è finito e porta un po' di sfortuna parlarne. Mia moglie lo ha letto e mi ha scritto un po' di note a margine, ma credo le sia piaciuto. Quando tornerò a Edimburgo mi concentrerò su questo" spiega Rankin che è tradotto in 36 lingue, con i suoi libri ha venduto 20 milioni di copie nel mondo, oltre 250 mila in Italia. A Roma, dove è appena arrivato, sarà protagonista domani di uno degli incontri più attesi di 'Libri Come', la festa del Libro e della Lettura che si è aperta oggi all'Auditorium Parco della Musica.
Il solitario John Rebus, poliziotto irascibile e dolorosamente umano, è andato in pensione ma, dopo cinque anni di pausa, è tornato. "Si può capire molto di lui dai suoi gusti musicali che sono diversi dai miei. Lui è cresciuto con i Rolling Stones e gli Who e invece io con i T Rex e gli Slade. Per il resto abbiamo lo stesso retroterra popolare ma lui ha lasciato la scuola, io sono andato all'Università. Rebus ha una visione del mondo più cinica della mia" racconta. Anche se non può più seguire le indagini da poliziotto, Rebus può occuparsi di casi irrisolti che sono sempre rimasti nella sua testa, come accade in 'Piuttosto il diavolo', il suo ultimo libro pubblicato nel nostro Paese, dal suo editore italiano, Longanesi. Questa volta è alle prese con la morte della bellissima Marta Turquand, moglie di un pezzo grosso della finanza. Dall'uccisione della donna, ammazzata nella sua stanza d'albergo la notte in cui una famosa rock band soggiornava nello stesso hotel, sono passati 40 anni, ma Rebus non si da pace che non sia stato identificato il suo assassino.
"Rebus è ancora vivo. Il suo nome in parte lo devo a Umberto Eco, di cui ho amato il 'Nome della rosa', che utilizzava il giallo per giocare con il lettore. Ha qualche acciacco, qualche preoccupazione. Avrebbe 70 anni nel mondo reale, ma visto che per 5 anni non ho scritto di lui, ne ha 65. Adesso è vero che ci sono cose che non può più fare ma ha più libertà, non deve seguire per forza le regole. Si è reso conto di non essere immortale però ha bisogno di sapere di avere ancora uno scopo nel mondo e si concentra sui casi del passato dei quali ha bisogno di chiudere il cerchio, prima che si concluda la sua vita. Mi piace ci sia sempre in un libro qualcosa del passato e del presente. Questo mi permette di mostrare anche come è cambiata Edimburgo e la Scozia" spiega Rankin che da quasi nove anni non veniva in Italia.
Vero e proprio personaggio dei romanzi di Rankin, Edimburgo "è cambiata molto dal punto di vista economico, sociale e politico. Al momento ci sono molte domande sulla Brexit perchè molte professioni a Edimburgo dipendono dall'Europa. C'e' molta incertezza. Gli scozzesi sono un popolo piuttosto cauto e se avverrà la separazione dal Regno Unito non sarà a breve, dicono i sondaggi. Anche se gli scozzesi auspicano l'indipendenza la loro testa gli dice di stare attenti" dice lo scrittore che ha iniziato a scrivere pensando che un romanzo dovesse essere pieno di luoghi artificiali poi ho pensato che Rebus dovesse muoversi in un mondo reale" racconta. E quindi lo troviamo in un bar vero, l'Oxford Bar di Edimburgo, diventato meta di pellegrinaggio e dove lo scrittore "va a ritirare la posta e a bere e dove ricevo - dice - mail da tutto il mondo. C'e' anche un tour a piedi, con una guida, nei luoghi di Rebus e una app in cui io accompagno nei luoghi dei libri". Dagli oltre venti libri con protagonista Rebus sono state tratte 4 serie tv. "In due episodi compaio come un passante, ma non li ho mai guardati e non li guarderò finchè non finisce Rebus" dice Rankin che lo vedrebbe "volentieri sul grande schermo insieme alla Edimburgo contemporanea, anche se al momento non ci sono opzioni per un film ma ci sarà una rappresentazione teatrale e una nuova serie nel 2019" dice lo scrittore a cui piace molto il Montalbano di Andrea Camilleri.
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