Il critico d'arte Vittorio Sgarbi,
dopo un'interrogazione parlamentare presentata a fine dicembre
al ministro per i beni culturali Alberto Bonisoli, ha presentato
una denuncia-querela ai carabinieri di Rovigo, corredata di
materiale fotografico, in merito alla vicenda dei libri gettati
al macero dall'Accademia dei Concordi, circa 67 quintali, parte
dei quali facevano parte del lascito di Gian Antonio Cibotto,
scrittore rodigino morto nel 2017. Al termine Sgarbi ha voluto
tenere una conferenza stampa assieme allo scrittore Giancarlo
Marinelli e all'editore e libraio Franco Caramanti. "E' stato
commesso un crimine, un delitto contro la città, contro la
cultura, contro Cibotto - ha detto - . Quello che è accaduto a
Rovigo - ha ripetuto - è grave come l'assassinio Matteotti e
l'alluvione del Po, del 1951".
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