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Sandra Newman, vi racconto i miei Cieli

Sandra Newman, vi racconto i miei Cieli

Il primo romanzo pubblicato in Italia della scrittrice americana

ROMA, 16 ottobre 2019, 11:45

di Mauretta Capuano

ANSACheck

La copertina de 'I Cieli ' di Sandra Newman - RIPRODUZIONE RISERVATA

La copertina de  'I Cieli ' di Sandra Newman - RIPRODUZIONE RISERVATA
La copertina de 'I Cieli ' di Sandra Newman - RIPRODUZIONE RISERVATA

(ANSA) - SANDRA NEWMAN, I CIELI (PONTE ALLE GRAZIE, PP 246, EURO 16,80). Viaggia nel tempo Kate, la protagonista del particolarissimo romanzo 'I cieli' con cui Sandra Newman si fa conoscere in Italia, dopo aver avuto una straordinaria accoglienza internazionale. Sospeso tra universi alternativi e atmosfere oniriche, il percorso di Kate segue il misterioso cammino di quei sogni che possono cambiare la Storia. La incontriamo la prima volta nella New York del 2000, prima dell'11 settembre, dove a una festa si innamora di Ben e cade addormentata. E poi, in sogno, nella Londra di fine Cinquecento, colpita dalla peste, dove è Emilia, musicista e poetessa italiana in un Inghilterra in cui Shakespeare è un poeta minore, sconosciuto ai più. Ogni decisione che Emilia prenderà condizionerà la vita del Bardo, di Kate e Ben e il mondo del Duemila.

 "I sogni erano un modo di far viaggiare la protagonista nel tempo senza doverlo spiegare scientificamente. L'idea del XVI secolo è partita da Shakespeare ed è stata una scelta felice perchè è un periodo denso di significato e di cambiamenti. E' considerato il primo periodo dell'era moderna e ha determinato tante cose del nostro presente. Penso che il 2000 possa essere visto come il primo periodo post-moderno e che l'11 settembre sia un momento di bivio, di rottura in cui sentiamo che la storia è cambiata" spiega all'ANSA la Newman, scrittrice originale e appartata, originaria di Boston dove è nata nel 1965. La peste e l'11 settembre, in un certo senso hanno la stessa funzione ne 'I cieli', quarto romanzo della scrittrice di cui in Italia era già uscito nel 2010 il saggio-manuale 'Come non scrivere un romanzo', scritto con Howard Mittelmark.

"Penso che ogni epoca abbia la sua peste e il suo 11 settembre. Viviamo sempre in un momento che ci da la sensazione di essere in una situazione apocalittica" spiega la Newman. E dell'America di oggi dice: "La cosa che mi colpisce maggiormente dell'America di Trump rispetto a qualsiasi altro periodo storico è il pessimismo della gente. Chi è contro l'attuale presidente degli Stati Uniti pensa che il mondo stia andando verso la fine e chi è a suo favore è convinto che il proprio mondo funzionerà finchè ci sarà lui. E' così diffusa una sensazione di maledizione, di minaccia, che è diventato difficilissimo fermarsi, riflettere e capire che le cose non sono cambiate poi così tanto" sottolinea l'autrice che ha scritto in fondo "la prima vera fiaba del nostro millennio" come ne ha parlato Claudia Durastanti, ed è contenta di farsi conoscere in Italia con questo libro.
 "Un po' mi preoccupa perchè c'è un personaggio italiano e mi chiedo come sarà percepito dagli altri italiani. Ma mi sembra di averlo raccontato in modo giusto, corretto. E' come se il romanzo avesse in se un qualche legame con l'Italia. E ci sono anche alcuni passaggi in italiano" racconta la Newman che mentre scriveva 'I cieli' ha perso il suo primo marito, a cui si ispira in parte il personaggio di Ben. "C'eravamo lasciati qualche anno prima. Il nostro è stato un matrimonio tremendo, litigavamo in continuazione rispetto alle posizioni politiche e alla visione della letteratura. Il suo autore preferito era Philip Roth del quale io non posso neppure sentire il nome, mi vengono i brividi lungo la schiena. Poi ci siamo separati e non abbiamo mai più litigato, siamo diventati amici" dice. E aggiunge: "Ben si ispira al mio ex marito anche se lui era molto più normale del mio personaggio i cui difetti sono trattati nel libro in modo affettuoso e anche un poi' comico" racconta la Newman che tra i suoi autori preferiti cita Marcel Proust, Roberto Bolano e molti scrittori di fantascienza. Convinta che "i premi siano quasi privi di significato" la scrittrice se dovesse assegnare il Nobel lo darebbe "a chi ha bisogno di soldi". 'I cieli', di cui sono stati venduti i diritti televisivi, potrebbe diventare una serie.

E la Newman sta già lavorando a un nuovo romanzo "basato sull'idea che gli uomini scompaiano dalla faccia della terra e rimangano le donne che devono costruire una società senza di loro. Ma invece di occuparsi di questo nuovo mondo che sarebbe subito migliore le donne perdono tutto il tempo a cercare dove siano finiti gli uomini perduti" spiega la scrittrice nel suo passaggio in Italia.
   

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