Sono donne il 57% dei 22,898 milioni
di lettori di libri che c'erano in Italia nel 2019. Ma non
leggono un quarto delle laureate e un terzo dei laureati.
Inoltre, se il numero dei lettori nel complesso rimane
sostanzialmente invariato rispetto al 2001, le lettrici, dopo
quasi vent'anni, sono solo 277 mila in più.
Lo dicono i dati dell'Osservatorio sulla lettura e i consumi
culturali realizzato dall'Associazione Italiana Editori in
collaborazione con Pepe Research pubblicato, l'8 marzo, sul
Giornale della Libreria, la testata professionale quadrimestrale
dell'Aie che è anche un sito di notizie e approfondimenti per il
mondo del libro (www.giornaledellalibreria.it).
Negli ultimi vent'anni la differenza tra la percentuale di
lettrici e lettori nel nostro Paese si è attestata su una
forbice di dieci punti: nel 2001 leggeva il 43,6% delle donne e
il 33,3% degli uomini; nel 2019 il 44,3% delle donne e il 35,5%
degli uomini. E c'è stato purtroppo un regredire dell'interesse
nei confronti dei libri tanto da parte dei lettori che delle
lettrici, dopo la crescita degli indici di lettura che ha
connotato l'intero primo decennio del secolo che aveva visto un
+21,3% per le donne e un +19,6% per gli uomini. Il dato ha
riguardato soprattutto le donne: erano circa 12,8 milioni nel
2001, 15,4 milioni nel 2015 e poco più di 13 milioni nel 2019.
Dunque, se è vero che dei 22,898 milioni di lettori di libri
in Italia del 2019 il 57% è donna, è altrettanto vero che nel
2001 il numero dei lettori era di poco più basso: 21,852 milioni
e la percentuale delle lettrici di poco più alta: 58%.
Segnali poco entusiasmanti che però riguardano soli i libri di
carta e tagliano di fatto fuori una serie di fenomeni digitali
sempre più consistenti e diffusi e che non rendono conto di
quanto è successo nell'anno della pandemia, senza dimenticare
che il mercato italiano del libro dipende in misura consistente
dai comportamenti dei forti lettori, che sono in maggioranza
lettrici.
In Italia, nel 2019, le persone che hanno dichiarato di leggere
almeno 12 libri l'anno sono state 4,6 milioni: il 14,1% dei
lettori e il 16,7% delle lettrici. Questo segmento di pubblico è
stato responsabile, da solo, della vendita di 51,7 milioni di
copie.
Per quanto riguarda gli indici di lettura, le cose sembrano
andare un po' meglio quando si guarda alla popolazione con un
titolo di studio superiore: le laureate che si dichiarano
lettrici sono il 73,3%, gli uomini il 69,9% ma c'è un risvolto
della medaglia: in Italia sono circa il 26% delle laureate e
circa il 30% dei laureati a non leggere alcun libro.
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