Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Libri
  1. ANSA.it
  2. Cultura
  3. Libri
  4. Approfondimenti
  5. Moravia, trent'anni dopo ci manca l'intellettuale

Moravia, trent'anni dopo ci manca l'intellettuale

Dacia Maraini, oggi sarebbe saggio e profondo su paura pandemia

Alberto Moravia, di cui il 26 settembre ricorrono i 30 anni dalla scomparsa (a 83 anni, il 26 settembre 1990), "certamente oggi saprebbe dirci qualcosa di saggio e di profondo sulla paura che la pandemia sta suscitando e sull'ironia e lo spirito critico con cui andrebbe affrontata questa minaccia'', sottolinea Dacia Maraini, che fu a lungo suo compagna. Ed è proprio questo, senza dimenticare lo scrittore, che più ci fa sentire la sua mancanza: la sua capacità di intervenire e avere delle idee sui fatti del mondo. Molti lo criticavano per questo, per il suo dire quel che pensava un po' su tutto a 360 gradi, ma non erano interventi tecnici, erano interventi di un intellettuale ancora, potremmo dire, umanista, capace di riflettere su cose e uomini in modo di rara intelligenza e lucidità.

Oggi quindi sono da rileggere certamente molti dei suoi saggi, ed è sempre la Maraini che ci dice: ''Dovremmo ricordare le parole profetiche che si trovano nel saggio 'L'uomo come fine', in cui tratta i pericoli di una società del mercato in cui tutto si compra e si vende, comprese le persone e le idee, pericolo che lui vedeva molto vicino'', e che oggi è diventato purtroppo di pressante attualità. Saggio che dà il suo titolo esemplare a una sua raccolta di interventi, cui seguono quelli di ''Impegno controvoglia'' e ancora ''L'inverno nucleare'', legato alla sua battaglia pacifista per il ''tabù della guerra'' e contro la bomba atomica, e il ''Diario europeo'' della sua esperienza da europarlamentare eletto nel 1984 come indipendente nelle liste del Pci. Poi ci sono i suoi libri di viaggio, a cominciare da quelli sull'Africa. Da ricordare, infine, le sue particolari e stimolanti recensioni cinematografiche.

A questo punto, senza assolutamente metterla in secondo piano, è doveroso sottolineare la sua opera di narratore citando, tra la ventina di suoi romanzi, quelli che certamente ci parlano ancora più direttamente e conservano il loro senso per stile e contenuti, da ''Gli indifferenti'' a ''Agostino'' e poi ''La noia'', cui si potrebbero aggiungere per la ricerca linguistica e di un punto di vita femminile ''La romana'' e ''La ciociara''. Ma a restare particolarmente vivi e costruire una ritratto realista e critico di un'epoca e una società sono certamente i suoi Racconti (con essi vinse nel 1952 uno dei primi Premio Strega). ''Dovremmo tornare a leggerli, sono racconti che stanno nella grande tradizione Italiana della narrazione breve, da Basile a Mattia Bandello, da Boccaccio a Verga, raccontando il nostro paese con ritmo di trotto, uno sguardo di falco e due occhi da lince'', invita Dacia Maraini, sintetizzando con tre metafore incisive la loro qualità.

Alberto Moravia, nato nel 1907 e il cui vero nome era Alberto Pincherle, convalescente per un attacco di tubercolosi ossea da giovanissimo, che lo costrinse a letto per 5 anni e gli impedì studi regolari, cominciò ventenne, ancora in convalescenza, a scrivere quello che forse resta il suo romanzo più importante, ''Gli indifferenti'', aspro e poetico scritto nel 1925 su quella borghesia romana indolente, melensa e corrotta che covava e viziava il fascismo, che oggi ci appare come un'anticipazione dell'esistenzialismo francese. Così, nel 1960 anticipa con ''La noia'' (Premio Viareggio) un certo sentimento e inadeguatezza a rapportarsi con la realtà e passare all'azione che crescerà col tempo nella società del boom economico e verrà etichettato come alienazione. Del resto tutta l'opera di Moravia nel dopoguerra, specie dopo il sottile, delicato e intenso ''Agostino'', uscito nel 1943, ha un fondo ideologico tra marxismo e psicanalisi, che in molti romanzi sarà sin troppo evidente e preponderante, giocando sui temi principalmente appunto dell'alienazione in una società consumista e in particolare della sessualità come dato rivelatore, suscitando spesso scandalo nell'Italia democristiana e provinciale del tempo.

Insomma, la sua fu una figura centrale della cultura italiana e europea del secondo Novecento, articolata e complessa, che lo vide impegnato come narratore, ma anche come drammaturgo (''Il mondo è quello che è'', ''Il dio Kurt'', ''L'angelo dell'informazione''), come sceneggiatore di film, come critico e giornalista, sempre appunto pronto a prendere posizione, a analizzare una situazione da intellettuale, in anni in cui questo poteva avere ancora un ruolo, aiutando gli altri a capire e interrogarsi, sapendo che ''dovunque l'uomo non sia il fine, bensì il mezzo e il fine non sia l'uomo ma qualsiasi risultato materiale, noi abbiamo la pazzia. Ma di questa pazzia, appunto, è tessuta tutta la trama del mondo moderno''; ammonendo: ''Il trionfo della ragione non significa il trionfo dell'uomo. Al contrario: il trionfo della ragione, comportando l'impiego della violenza, ossia dell'uso dell'uomo come mezzo, significa la sconfitta, la distruzione, la scomparsa dell'uomo''.

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Video ANSA



        Modifica consenso Cookie