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De Andrè. Principe libero, la vita in fiction al cinema

De Andrè. Principe libero, la vita in fiction al cinema

Anteprima Rai Fiction, nelle sale 23-24/1, su Raiuno 13-14/2

MILANO, 20 gennaio 2018, 11:02

Giulia Costetti

ANSACheck

DE ANDRE ', CAPOLAVORI RIMASTERIZZATI IN RACCOLTA A TEMA - RIPRODUZIONE RISERVATA

DE ANDRE ', CAPOLAVORI RIMASTERIZZATI IN RACCOLTA A TEMA - RIPRODUZIONE RISERVATA
DE ANDRE ', CAPOLAVORI RIMASTERIZZATI IN RACCOLTA A TEMA - RIPRODUZIONE RISERVATA

La vita di Fabrizio De André, poeta-menestrello che ha fatto la storia della musica italiana, è ora una fiction: "Fabrizio De André. Principe Libero", una co-produzione di Rai fiction e di Bibi Film. Sarà in 300 sale cinematografiche soltanto per due giorni, il 23-24 gennaio, mentre su Raiuno sarà trasmessa il 13-14 febbraio. Volto, voce e ciuffo di Fabrizio De Andrè sono di Luca Marinelli (consacrato con il David di Donatello per l'interpretazione di 'Lo chiamavano Jeeg Robot'). Elena Radonicich e Valentina Bellè sono invece i grandi amori del cantautore genovese, rispettivamente la moglie, Enrica Rignon, detta Puny, e Dori Ghezzi, la donna che con lui ha condiviso anche i 4 mesi di prigionia durante il sequestro del '79, in Sardegna. Infine, gli amici e confidenti come Paolo Villaggio e Luigi Tenco, interpretati da Gianluca Gobbi e Matteo Martari.
    Il viaggio tra le tappe principali della vita di De André è scandito dalle sue canzoni: Rimini, La canzone di Marinella, Canzone dell'amore perduto, Il pescatore, Canzone del Maggio, Hotel Supramonte sono solo alcuni dei brani che Marinelli ha inciso personalmente, insieme a una band dal vivo. "Ero terrorizzato e non avevo idea di come fare. Dori mi ha tenuto per mano nei momenti più difficili" ha raccontato Marinelli all'anteprima all'Anteo Spazio Cinema di Milano. "Nei momenti di difficoltà ho pensato che la cosa migliore da fare fosse creare 'un personaggio', creare un Fabrizio De Andrè che partisse dalla mia idea di lui". In questo è riuscito ad interpretare in modo quasi maniacale la gestualità dell'uomo Faber. "Mi sento fortunato, mi sono sentito anche un uomo migliore" ha detto l'attore romano. Ad accompagnare cast, sceneggiatori (Giordano Meacci e Francesca Serafini) e il regista Luca Facchini alla scoperta dei lati più intimi di De André (il primo amore per la chitarra, i conflitti interiori e con il padre, il terrore del pubblico nelle prime esibizioni, più oscuri come la dipendenza dall'alcool) è stata Dori Ghezzi. "Hanno coltivato l'umanità di Fabrizio" ha detto. "Ho voluto dare loro fiducia come faceva Fabrizio con i giovani, come ha fatto con De Gregori, ad esempio, che era agli esordi quando lo ha conosciuto. Il film piacerà a chi lo ha conosciuto davvero, perché lo ritroverà, mentre chi se lo è solo immaginato si sentirà come tradito". Cristiano De Andrè, non era presente all'anteprima. Anzi, se ne era dichiarato contrario. "Non so cosa ne penserà, non ha ancora visto il film, è in vacanza - ha chiarito Dori Grezzi -.
    Lo vedrà quando tornerà e capirà che non gli abbiamo fatto del male". "È una biografia diversa dal solito - ha spiegato Eleonora Andreatta, direttrice di Rai Fiction - una rilettura, ma non documentario. Le musiche e le canzoni di De Andrè sono protagoniste, ci accompagnano nei fatti della sua vita". Per il direttore di Rai Uno, Angelo Teodoli, "è un progetto importante che si inserisce nel cambiamento del canale che sta mettendo l'arte al centro, in modo preponderante".
   

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