E' stato accolto da lunghi applausi
e ovazioni, anche ad ogni cambio di scena, il debutto il 21
settembre ad Ancona del Ballo in Maschera di Verdi nella nuova
produzione della Fondazione Teatro delle Muse, che il regista
Pete Brook ha voluto riproporre nella versione svedese
originaria dell'opera (1859), all'epoca censurata. Un successo
dovuto soprattutto all'impeccabile e brillante direzione di
Guillaume Tourniaire, sul podio dell'Orchestra sinfonica
Gioacchino Rossini, che ha saputo sviscerare tutte le pieghe
della partitura, da quella ironica a quella tragica, e da un
cast di giovani cantanti di alto livello, a partire dal tenore
georgiano Otar Jorjikia (Gustavo III) e dal baritono Alberto
Gazale, cui hanno fatto da contraltare le belle voci di Ana
Petricevic e Veronica Granatiero. Il regista ha ribaltato la
cronologia dell'opera, partendo dal ferimento di Gustavo che
ripercorre mentalmente in un lungo flashback le vicende che
l'hanno condotto lì, in un'ambientazione onirica e minimale.
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