"La scienza mi ha sempre molto
intrigato perché scoprire quali sono le vere leggi della natura
mi dava la sensazione di scoprire come davvero sono le cose e
non come noi le interpretiamo". Lo afferma Lucia Mascino in un
colloquio con l'ANSA. L'attrice, Premio Anna Magnani 2018 per
"Amori che non sanno stare al mondo" di Francesca Comencini, è
l'applaudita protagonista di "Rosalind Franklin - Il segreto
della vita" di Anna Ziegler al Teatro Massimo di Cagliari.
La pièce, portata in scena da Nicole Kidman in una
pluripremiata edizione londinese nel 2015, si ispira alla figura
della scienziata inglese che ha realizzato le prime
significative immagini della struttura del Dna con la
diffrazione a raggi X. "Rosalind Franklin è stata la più grande
cristallografa del Novecento e ha scattato la famosa 'Fotografia
51' che è la prova di come il Dna fosse un'elica: una scoperta
importantissima - sottolinea Mascino - solo che è rimasta
completamente sconosciuta e invisibile perché questa fotografia
le è stata sottratta e poi Wilkins, Watson e Crick hanno preso
il Nobel".
Un'opera che fa affiorare il groviglio delle umane passioni e
il carattere dei personaggi ottimamente resi con un accento a
tratti grottesco oltre che dalla protagonista da Filippo Dini
che firma la regia e interpreta un detestabile Maurice Wilkins e
da Dario Iubatti, Alessandro Tedeschi, Paolo Zuccari e Giulio
Della Monica.
In una sorta di flashback lo spettacolo ricostruisce gli
ultimi anni dell'esistenza di Rosalind Franklin, morta a soli 37
anni a causa di un tumore, provocato probabilmente
dall'esposizione alle radiazioni. La storia della scoperta de
"il segreto della vita" fondamentale per lo studio della
genetica umana si trasforma in una gara avvincente, non priva di
colpi di scena. Anche se il finale è già scritto e solo in
seguito verrà riconosciuta l'importanza di Rosalind Franklin:
una tra "Le sei donne che hanno cambiato il mondo" secondo la
fisica Gabriella Greison.
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