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Francesca Reggiani, misuriamo le vite a colpi di like

L'attrice a Palladium a Roma con Doc -Donne di origine controllata

Uno show "in grande libertà per parlare dell'oggi", da una società "settata sui giovani" ai "politici diventati una compagnia di giro in tv, che passa di programma in programma, parlando un linguaggio spesso incomprensibile per il pubblico, tra Mes e Mose". Così Francesca Reggiani descrive all'ANSA "Doc- Donne di origine controllata", in scena sabato 7 e domenica 8 dicembre al Teatro Palladium di Roma nell'ambito del Festival Flautissimo, giunto quest'anno alla 21/a edizione. Un viaggio per ridere e pensare, in un momento nel quale "misuriamo le nostre vite a colpi di like e di mi piace". Nel 'one woman show' l'attrice, allieva di Gigi Proietti ("è stato lui a dirigere e produrre il mio primo monologo") alterna le sue reinterpretazioni, fra le altre di Federica Sciarelli, Giorgia Meloni versione pop, Chiara Ferragni a monologhi come quello "su come uomini e donne vengono 'serviti' dal tempo" appena presentato anche agli 'Stati generali' dell'amica e compagna di tante avventure artistiche Serena Dandini su Rai3. Un pezzo di teatro e di tv, che sta riscuotendo molto successo anche in rete.

"E' una grande gratificazione - commenta Francesca Reggiani - perché il nostro editore è il pubblico". 'Doc' esplora "il caos di oggi che non è solo italiano - spiega l'attrice e coautrice insieme a Valter Lupo e Gianluca Giugliarelli, con la partecipazione di Linda Brunetta - affrontare ciò che abbiamo davanti con uno sguardo ironico, magari affiancato anche con un tocco di sarcasmo, è una bella salvezza". Viviamo in un periodo nel quale "ci sono tante cose da osservare, come dico a inizio spettacolo, siamo in una fase di trasformazione,, nel cambiamento fino al collo". Così Francesca Reggiani, tra momenti di satira più pungente e di ironia più riflessiva ("La cosa bella di uno show come questo è poter mettere e togliere pezzi continuamente") apre finestre su un presente nel quale il sesso virtuale influenza gli equilibri di coppia ("uomini privati del futuro e del lavoro hanno però sempre a disposizione abbondanza di youporn a costo zero e km zero") o su una tv, dove tra ascolti a picco, "gli unici programmi che vanno sono quelli di cucina e di cronaca nera". La sua Giorgia Meloni remix recita "so' una mamma, so' italiana, sono romana de 'a Majana, de Garbatella, so' diplomata, so' vaccinata, ho fatto 'a meningite, 'a varicella, e gli orecchioni - tutte malattie italiane - e nell'amatriciana non ci metto la cipolla, perché le regole so' importanti".

Si entra nel mondo di Chiara Ferragni, che racconta il suo duro mestiere di influencer e riflette su come con i suoi 16 milioni di follower potrebbe anche pensare "di invadere la Polonia". Con Federica Sciarelli, invece "ci sono buone possibilità di ritrovare la signora Sinistra. Si si sono messi in moto Montalbano, Luca Zingaretti e Nicola Zingaretti". In teatro lo spazio per la satira c'è, ma in tv, Dandini a parte? "Oggi si sceglie in genere un tipo di spettacolo leggero che non è a sfondo satirico: dipende dal momento, forse ci si basa anche su ricerche di mercato - commenta l'attrice - Perciò sono contenta di vedere che quando si satireggia bene il pubblico risponde, gradisce molto, basta guardare che maschere stupende sta facendo Neri Marcorè ". E chissà che in tv non arrivi per Francesca Reggiani "un meglio di, in cui oltre a parodie d sketch, possa tornare a esplorare anche altre strade di dialogo con il pubblico".

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