"La regola è che quando le cose vanno
bene, veniamo pagati bene. Quando le cose vanno male, stiamo a
casa, pagati zero. Ma non siamo certo una categoria che si può
lamentare". Fabrizio Frizzi, a margine della presentazione di
Musicultura 2017 che presenterà per la nona volta e la cui
serata finale andrà in onda su Rai1 il 25 giugno in diretta,
interviene così sul dibattito relativo al tetto di 240 mila euro
per i compensi in Rai, che il cda ha deciso di aumentare per le
prestazioni artistiche. "Ho già raccontato che nel '92 rinunciai
a una proposta straordinaria di Berlusconi per passare a quella
che allora era Finivest. Ecco, ora ho di nuovo la sensazione che
di nuovo la Rai voglia tenersi i cavalli di razza dando loro la
possibilità di correre sul prato verde della tv". Sul suo
futuro, con la guida all'Eredità che sembra cosa fatta ormai,
dice di essere "molto sereno, non smanio. Musicultura prova
generale per la conduzione del prossimo Sanremo? Io non l'ho
detto". Ma forse non lo esclude: "escludo tutto".
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