Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il primo Natale, Ficarra e Picone nel presepe

Il primo Natale, Ficarra e Picone nel presepe

In sala dal 12 dicembre, fra leggerezza e temi come accoglienza

ROMA, 09 dicembre 2019, 09:45

Redazione ANSA

ANSACheck

La locandina del film Il primo Natale - RIPRODUZIONE RISERVATA

La locandina del film Il primo Natale - RIPRODUZIONE RISERVATA
La locandina del film Il primo Natale - RIPRODUZIONE RISERVATA

Raccontare "con situazioni comiche ma anche momenti per pensare il Natale per quello che realmente è, anche se molti se ne dimenticano, cioè il compleanno di Gesù". E' nata così, spiegano Salvo Ficarra e Valentino Picone, registi e protagonisti, la loro irruzione nel presepe nella loro nuova commedia, Il primo Natale. Per il duo (che festeggerà nel 2020 25 anni di sodalizio artistico con un tour teatrale che toccherà oltre 20 città) è il primo film che arriva in sala in sala durante le Feste: sarà in sala dal 12 dicembre in oltre 600 copie con Medusa.
    Utilizzando il modello dell'avventura in un'altra epoca storica, molto popolare in commedia anche in Italia, da Totò e Cleopatra a Non ci resta che piangere con Benigni-Troisi, passando per i viaggi nel tempo di Villaggio e Boldi-De Sica, la tessitura leggera si apre anche a temi attuali, come l'accoglienza evocata sin da una potente sequenza iniziale: "Un richiamo agli ultimi, a vari tipi di ultimi, dal barbone per le strade di Parigi ai migranti", dicono Ficarra e Picone, anche cosceneggiatori con Nicola Guaglianone e Fabrizio Testini. Scene come quelle della natività "sono state anche sul set particolarmente emozionanti per noi - spiegano -. Siamo da sempre appassionati dei film di Natale, e realizzarne uno è un impegno importante nei confronti del pubblico. Volevamo che fosse diverso e originale".
    Prodotta con un budget di circa 11 milioni di euro da Attilio De Razza (Tramp Limited) in collaborazione con Medusa, la commedia traccia l'avventura di Salvo (Ficarra), ladro di oggetti sacri e Don Valentino (Picone), sacerdote con il chiodo fisso del presepe vivente, che vengono proiettati, per ragioni misteriose, nella Palestina dell'anno zero, pochi giorni prima dalla nascita di Gesù. Tra occasioni di ribellione e la caccia di un Erode reso da Massimo Popolizio un villain da antologia, Salvo e Valentino si mettono in cerca di Giuseppe, Maria e della mangiatoia. Un percorso tra scelte complesse e la necessità di abbandonare paure e egoismi per passare all'azione. Nel cast, fra gli altri, anche Roberta Mattei, Giacomo Mattia e la piccola Giovanna Marchetti. A dare forza al film, oltre alle ambientazioni marocchine, ci sono le scenografie di Francesco Frigeri e i costumi di Cristina Francioni. "Il racconto è come una parabola, comprensibile anche per chi non crede - sottolinea Nicola Guaglianone, già coautore con Ficarra e Picone de L'ora legale - L'inizio ci mostra la maniera nella quale tutti noi a volte reagiamo come fossimo anestetizzati davanti a certe immagini". Con Salvo e Valentino "si cerca sempre lo sguardo ironico. Qui trattiamo anche temi seri, come l'immigrazione senza che serva mai nominarla Come diceva Leo Benvenuti (grande sceneggiatore, ndr), col tempo le cose cambiano, l'ironia le fissa invece nella loro verità".
    Fanno capolino nel film anche alcune battute pungenti come quella innescata dal riutilizzo di uno slogan leghista: 'Roma ladrona', tirato fuori contro l'esercito romano invasore, con i due protagonisti che commentano: "Dicevano così anche da noi...
    poi se ne sono dimenticati".
    Il loro film precedente L'ora legale (2017) non era stato iscritto da Ficarra e Picone alla competizione dei David, perché i due attori-registi non trovavano che i meccanismi di votazione fossero equi: "Il primo Natale invece lo iscriveremo. Dalla decisione presa per L'ora legale era nato un dibattito che ha anche portato a modificare alcune regole del premio", sottolineano.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza