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Rock e fantascienza, binomio inossidabile

Nel saggio 'Fantarock' Gazzola e Assante esplorano gli intrecci

(ANSA) - ROMA, 13 DIC - FANTAROCK. STRANEZZE SPAZIALI E SUONI DA MONDI FANTASTICI DI MARIO GAZZOLA ED ERNESTO ASSANTE (Arcana Edizioni, pagg. 460, euro 26,50). C'è un filo sottile che lega i Kraftwerk e David Bowie, Alan Parson e i Pink Floyd ad Isaac Asimov, Ray Bradbury, Philip K. Dick e James Ballard. Dagli anni Cinquanta, periodo in cui inizia la conquista dello Spazio, ad oggi la storia del rock è stata spesso suggestionata dalla fantascienza e da mondi lisergici e nuovi. Canzoni, videoclip e copertine di dischi si sono ispirate a letteratura, cinema e fumetti del genere fantastico. Concept album e opere rock come Diamond Dogs e I Robot, colonne sonore per i film come Metropolis di Giorgio Moroder o 1984 degli Eurythmics, fino ai più recenti Matrix e Strange Days sono progetti che chiaramente mostrano questa influenza. E l'esplosione più recente dei videogiochi e delle serie tv stanno offrendo nuovi spunti.
    A tracciare la storia di questa interazione è il saggio di Mario Gazzola ed Ernesto Assante. Gazzola è uno scrittore, giornalista e blogger milanese, cofondatore e direttore del sito www.posthuman.it. Assante è un giornalista e critico musicale, storica firma de La Repubblica, che ha scritto diversi libri in tandem col collega Gino Castaldo. FantaRock si articola in capitoli cronologici supportati da una serie di appendici, storie trasversali che approfondiscono tematiche specifiche e cross-temporali. Ci sono i suoni sperimentali nel cinema e nella narrativa di fantascienza; la carriera di David Bowie, poliedrico musicista e attore che ha creato la figura dell'astronauta Major Tom, che lo ha accompagno fino all'ultimo disco Blackstar; l'influenza di William Burroughs sul rock e l'incompiuto film da Wild Boys coi Duran Duran; i musicisti che hanno recitato o addirittura diretto film del fantastico e scritto libri o fumetti (Mick Jagger, ancora David Bowie, Sting, Roger Daltrey, Alice Cooper, Gene Simmons, Iggy Pop, Sun Ra, Wayne Coyne, Rob Zombie). Tra i capitoli del libro anche il fertile rapporto fra rock, fumetti e copertine di dischi. E, appunto, l'impatto che la recente esplosione dei videogiochi e delle serie tv sta esercitando sull'immaginario del fantastico, diventando nuovo terreno d'interazione.
    FantaRock contiene anche i contributi di un corposo gruppo di autori, interviste inedite a musicisti come Eugenio Finardi che col suo Extraterrestre portò l'intreccio rock-fantascienza anche in Italia. E testimonianze di scrittori come Bruce Sterling, che con i suoi racconti ha contribuito a definire il filone cyberpunk. Nel saggio c'è pure una prefazione di Giancarlo De Cataldo e una postfazione di Gabriele Salvatores. "Da un certo momento in avanti rock e costruzione di universi procedettero affiancati, come in una parata che ambiva a catturare lo zeitgeist, lo spirito del tempo", racconta lo scrittore e magistrato. Per il regista di Mediterraneo e Nirvana, tra rock e fantascienza c'è più di un punto di contatto, "in entrambi c'è la ricerca intrinseca di dimensioni diverse, la necessità di guardare quello che c'è dietro il muro, dietro l'ovvio, la voglia di scoprire il dark side non solo nella luna ma anche nella vita". (ANSA).
   

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