Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Economia
  1. ANSA.it
  2. Economia
  3. Bce: 25 banche a rischio bocciatura, per 10 serve aumento

Bce: 25 banche a rischio bocciatura, per 10 serve aumento

Mps e Carige le italiane più in bilico, negoziati al fotofinish. Sul filo Deutsche

Sarebbero circa 25 le banche europee che la Bce si prepara a 'bocciare' domenica, ma di queste molte avrebbero già rafforzato il proprio capitale quest'anno, con il risultato che gli istituti con una effettiva carenza da sanare sarebbero una decina: e fra queste due italiane particolarmente a rischio, Montepaschi e Carige, impegnate in riunioni fino all'ultimo per fare fronte il prima possibile alle probabili richieste di ulteriori rafforzamenti del capitale. Per Mps, i timori della Borsa che avevano portato a una pioggia di vendite nei giorni scorsi sono decisamente rientrati: chiude con un +10%, riguadagnando la soglia di un euro per azione e una capitalizzazione di cinque miliardi che pochi giorni fa era precipitata a quattro.

Il mercato, stemperata la paura per la probabile bocciatura (stando alla Bloomberg) nello scenario 'avverso' simulato dalla Bce, già guarda al dopo. E il Montepaschi, che avrebbe, secondo alcune indiscrezioni non confermate, già convocato un consiglio d'amministrazione per il primo pomeriggio di domenica, potrebbe ricorrere a una soluzione alternativa, l'emissione di un bond ibrido, convertibile in capitale Tier 1, che soddisferebbe i criteri della Bce e la rimetterebbe in linea in breve tempo. In una giornata meno tesa sui mercati (promosso anche il rating di Cipro da Standard & Poor's, a B+), sollievo in Borsa anche per Carige (+3,91%), altra probabile bocciata secondo l'agenzia americana: gli occhi sono puntati anche qui su misure d'emergenza all'ultimo minuto. Si parla di un cda proprio domenica, quando scade il termine per il negoziato per cedere gli asset nelle assicurazioni ad Apollo Management Holdings in un'operazione valutata fra i 200 e i 250 milioni.

Respirano anche Banco popolare (+1,99%), Creval (+5,56%), Bpm (+1,58%) e Bper (+1,59%), altri istituti i cui nomi erano circolati nei giorni scorsi fra quelli più a rischio. Mentre la tedesca Deutsche Bank, il colosso del credito europeo sul filo della bocciatura, dovrebbe farcela: dopo l'aumento di capitale da 8,5 miliardi varato nei mesi scorsi il suo capitale di vigilanza 'CET1' sarebbe all'8,8%, al di sopra dell'8% richiesto nella 'asset quality review' e nello scenario di base degli stress test. I rischi, per Deutsche e alcune banche di media dimensione tedesche, per alcuni istituti spagnoli, portoghesi, irlandesi e ciprioti, come per una mezza dozzina di banche italiane (incluse Mps e Carige), si concentrano principalmente sullo scenario avverso, dal quale occorre uscire con un 'CET1' del 5,5% minimo per non ricevere il cartellino giallo della Bce. La probabile confusione che si verrà a creare domenica alle 12, quando la Bce pubblicherà il suo verdetto sulle 130 banche sotto esame, è dovuta alla 'cutoff date': in pratica, l'esame fa una istantanea della situazione patrimoniale e degli attivi a fine 2013: circa 25 istituti, appunto, ne escono come tecnicamente bocciati, con un fabbisogno di capitale complessivo che Citigroup stima in 15 miliardi di euro.

Ma molti di questi hanno approntato misure patrimoniali dopo tale data, di cui anche la Bce (nel caso di aumenti di capitale o emissioni ibride) terrà conto. Quelli per cui anche queste misure non saranno giudicate sufficienti (si parla di sei miliardi di fabbisogno complessivo) sono, appunto, le banche che dovrebbero emergere con una carenza patrimoniale ancora da sanare: una decina, appunto. Avranno quindici giorni per indicare quali misure intendono approntare, e 60 giorni per raccogliere il capitale, che diventano 90 nel caso di una bocciatura da 'scenario avverso'.

      RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

      Video Economia


      Vai al sito: Who's Who

      Modifica consenso Cookie