Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Prima assemblea nazionale dei ciclofattorini in Italia

Prima assemblea nazionale dei ciclofattorini in Italia

In programma a Bologna l'iniziativa di mobilitazione il primo maggio

BOLOGNA, 16 aprile 2018, 10:39

Redazione ANSA

ANSACheck

(foto di archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

(foto di archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA
(foto di archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La prima assemblea nazionale dei riders, i 'ciclofattorini' che lavorano per le piattaforme digitali di consegna del cibo a domicilio, ha richiamato a Bologna un centinaio di persone provenienti da tutta Italia. Giovani soprattutto e tra loro, riuniti a Làbas in Vicolo Bolognetti, c'erano seduti anche due dei sei 'fattorini' che, dopo essere stati licenziati dalla multinazionale tedesca Foodora, hanno chiesto ai giudici del Tribunale del Lavoro di Torino il riconoscimento di lavoro subordinato. Ricorso respinto qualche giorno fa.

La loro storia, come quella di altri riders provenienti anche da Francia e Belgio, è stata raccontata ai partecipanti che si sono confrontati sul riconoscimento dei loro diritti e sull'organizzazione di una iniziativa di mobilitazione il primo maggio a Milano, Torino e Bologna.

Ed è proprio qui che la 'Riders Union Bologna', associazione che riunisce i lavoratori delle piattaforme digitali, ha firmato, insieme a Comune e sindacati, la prima 'Carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale nel contesto urbano'. "Chiediamo di lavorare in sicurezza - ha spiegato Tommaso di Riders Union - con assicurazioni, indennità in caso di maltempo e una paga minima oraria. Se le piattaforme digitali non condivideranno la Carta vedremo: spingeremo perché diventi un protocollo con elementi sanzionatori verso chi non vuole firmarla. Oltre questo, ci mobiliteremo ancora".

Pochi giorni fa il Tribunale di Torino aveva bocciato il ricorso dei rider di Foodora, sospesi dopo avere protestato contro le condizioni di lavoro: i fattorini puntavano al riconoscimento di un rapporto di subordinazione con la multinazionale tedesca del cibo a domicilio.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza