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Conte: 'Ci aspettiamo critiche dall'Ue, ma la manovra è bella'

"Venerdì torno a Roma e si chiude"

"Ci aspettiamo osservazioni critiche" da parte della Commissione Ue ma "ci siederemo attorno al tavolo e spiegheremo", perché "più passa il tempo e più mi convinco che la manovra è molto bella". Così il premier Giuseppe Conte al suo arrivo al vertice Ue. Tra 5 Stelle e Lega non c'è "nessuna frattura" sul decreto fiscale. "Venerdì sarò a Roma, lo controllerò articolo per articolo e andrà al presidente", ribadisce Conte. La cancelliera tedesca Angela Merkel "è stata molto attenta" durante l'illustrazione della manovra italiana e "impressionata dalle riforme strutturali" in cantiere. Per questo "siamo entrambi d'accordo su una linea di dialogo costruttivo", sottolinea il premier dopo il colloquio avuto ieri con la cancelliera tedesca.

"Venerdì torno a Roma e si chiude". Lo afferma il premier Giuseppe Conte rispondendo ai cronisti che lo attendevano in albergo sul caso del testo decreto fiscale, che secondo il M5S sarebbe stato modificato. "Abbiamo approvato un testo in Cdm, quello deve essere", spiega Conte ribadendo che, al suo ritorno dal Consiglio europeo e dal vertice Asem, "visionerà articolo per articolo" il decreto che contiene la misura della pace fiscale.

Kurz, Italia? Debito alto pericolo per l'Ue - "I debiti eccessivi" sono "pericolosi", non solo "per i Paesi che li hanno accumulati", ma "anche per l'Europa": così il cancelliere austriaco Sebastian Kurz prima di entrare al vertice europeo a Bruxelles, rispondendo a una domanda sul bilancio dell'Italia. "Ritengo negativo che siano state fatte eccezioni per i Paesi più grandi", ha detto Kurz, che si è definito "un grande difensore" dei criteri di Maastricht e ha indicato la politica economica di Vienna come esempio di "equilibrio".

Rutte a Conte, preoccupati per conti 2019 - "Buon incontro bilaterale con Giuseppe Conte durante il Consiglio europeo. Ho espresso le preoccupazioni dell'Olanda sui piani di bilancio per il 2019. Pieno sostegno alla Commissione Ue perché applichi gli obblighi comuni del Patto di stabilità": lo scrive in un tweet il premier olandese Mark Rutte, dopo l'incontro con Conte.

Conte a Rutte, dialogo su manovra, no a pregiudizi  - "Ho avuto con il Presidente Rutte un confronto aperto e cordiale sui temi all'odg del Consiglio Ue. Ho avuto modo di presentare e illustrare anche il poderoso piano di riforme strutturali e il Piano di investimenti che abbiamo varato e inserito nella manovra economica, manovra su cui vogliamo un dialogo costruttivo e sulla quale non accettiamo 'pre-giudizi'". Lo afferma il premier Giuseppe Conte al termine del bilaterale con il premier olandese Marc Rutte.

Camusso, un gigantesco condono pro-evasori  - "Della manovra conosciamo al momento il comunicato di Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri che elenca molte cose ma mancano i dettagli ed è anche difficile commentare gli annunci. Colpisce che, la prima e fondamentale ipotesi che c'è dentro il decreto fiscale, è un gigantesco condono". Lo dice la leader della Cgil Susanna Camusso a margine della presentazione a Palermo di un libro su Pio La Torre.

 Il governo sbanda sulla pace fiscale - Il "bubbone" che scoppia nel tardo pomeriggio sul dl fisco, proprio mentre il premier Giuseppe Conte è impegnato a difendere la manovra a Bruxelles, svela il delicato momento dei rapporti tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Rapporti così logori che, secondo fonti circostanziate, non solo dopo il caos sul decreto i due non si sarebbero sentiti ma il leader del M5S avrebbe telefonato al vicepremier alleato senza ricevere risposta. A tarda sera, così, a metterci la faccia è Giuseppe Conte. Il premier blocca l'invio del decreto al Quirinale (invio che Di Maio dava a Porta a Porta per cosa già avvenuta accusando una manina tecnica o politica di aver manipolato il testo) ma, sottolineano fonti di Palazzo Chigi, il capo del governo con il suo intervento "non smentisce" il suo vicepremier confermando che, al Colle, in via informale, una bozza di testo è stata inviata.

E il premier, alla luce del caos di oggi, quasi avverte i due alleati: il testo sarà visionato dal capo di governo personalmente. Ma le parole di Di Maio irrompono con un certo fragore nell'alleanza di governo. La reazione della Lega, raccontano fonti del Carroccio, è un misto tra stupore, irritazione e gelo. "Noi siamo seri", dicono esponenti leghisti in una nota, a sottolineare che gli alleati non si stanno mostrando altrettanto seri: se Di Maio non è in grado mantenere i patti, problema suo, è il senso del messaggio della Lega. Tra l'altro la bozza di dl fiscale era ben nota ai Cinque stelle, che ne parlavano come di un testo quasi definitivo, raccontano fonti parlamentari sottolineando come lo scudo per i capitali al'estero contro cui si è scagliato di Di Maio, nella bozza non c'è. E,di qui in poi - sottolineano ancora dalla Lega - qualche limatura è sempre possibile ma alla base c'è un accordo politico: se M5S lo mette in discussione, allora si ridiscute tutto, anche misure sgradite alla lega come pensioni d'oro e pensioni di cittadinanza. Dall'altra parte, tuttavia, lo stop di Conte al decreto rischia di aprire un vaso di Pandora. Anche perché, alla base del blitz di Di Maio, c'è un pressing della base parlamentare (e non solo) del M5S su una misura, come la pace fiscale, che si fa davvero fatica a digerire. Tanto che, poco prima che Di Maio parlasse a Porta a Porta, una fonte parlamentare del M5S commentava così l'ultima bozza circolata: "così, non esiste proprio". Quanto a Giancarlo Giorgetti, lo scudo dei leghisti è totale. A Di Maio che in tv chiama in causa chi ha verbalizzato il cdm, viene fatto notare che lunedi' il sottosegretario ha lasciato il consiglio in anticipo e non ha firmato il verbale finale.

Domani, insomma, i due alleati sono chiamati ad una ricucitura, perché a rischiare ora è l'intero impianto di una manovra che Conte, proprio in queste ore, difende strenuamente a Bruxelles trovando - sottolineano fonti di Palazzo Chigi - una sponda positiva in Angela Merkel per tentare un ultimo dialogo in Europa. Anche se sono proprio Di Maio e Salvini (e le loro dichiarazioni) ad alimentare lo scetticismo in Europa. Bisogna costruire un clima di fiducia reciproca per il dialogo, sottolinea Merkel a Conte, che assicura, in un faccia a faccia di venti minuti, la sostenibilità dei conti italiani e l'effetto positivo del superamento della Fornero. Ma in Ue, ammette in serata il premier belga Charles Michel, sulla manovra italiana "c'è inquietudine". E' l'incertezza che in queste ore circonda il testo della legge di bilancio non aiuta.

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