Piazza Affari ha chiuso in coda
alle altre borse europee (Ftes Mib -2,12%), tra scambi in rialzo
per oltre 2,3 miliardi di euro di controvalore, penalizzata
dallo spread in rialzo sopra quota 275 punti, che ha pesato su
Poste (-2,58%) e Intesa (-1,99%). Come altrove, però, le
tensioni principali sono state quelle commerciali tra Usa e Cina
sui dazi e su Huawei, oltre a quelle sul prezzo del greggio
(-5,16%). Una miscela esplosiva che ha colpito Stm (-5,67%),
esposta sul fronte dei telefonini. Sotto pressione per il
greggio Saipem (-5,17%), Tenaris (-4,23%) ed Eni (-3,45%),
mentre Prysmian (-3,57%), ha scontato le posizioni corte di
diversi fondi internazionali. Effetto dazi Usa-Cina su Fca
(-3,01%) e Pirelli (-2,23%), in ottovolante la Juventus
(-0,14%), salita fino ad oltre il 4% con le indiscrezioni su un
arrivo dell'allenatore Pep Guardiola, successivamente smentite,
sollecitando così la Consob a indagare. Sprint di Landi Renzo
(+8,29%) per un accordo in Canada sulle cellule a idrogeno.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA