Atlantia segna in Borsa uno
scivolone del 14,6%, che non vedeva dallo scorso marzo, mentre
perdono terreno anche i bond della holding col rischio sempre
più concreto di una revoca della concessione autostradale ad
Aspi, controllata all'88% dalla società quotata che fa capo alla
famiglia Benetton.
La proposta presentata dal gruppo autostradale, già bocciata dal
premier Conte, che prevederebbe fra l'altro l`applicazione
integrale del sistema tariffario `RAB based`, "rischia di avere
un'impatto negativo sul valore di Aspi", osservano gli analisti
di Equita, sottolineando inoltre che un aumento di capitale di
Autostrade per l'Italia, "diluirebbe Atlantia senza risolvere il
problema del debito nella holding (5 miliardi). Le affermazioni
di Conte complicano lo scenario facendo riemergere il rischio
revoca".
Oltre alle azioni Atlantia soffrono stamane anche le
obbligazioni. Il bond con scadenza giugno 2023 perde 1,2
centesimi e si porta a 94 centesimi. Una revoca applicando
l'articolo 35 del Milleproroghe della concessione autostradale
provocherebbe un default di 10 miliardi in Aspi. Considerando -
osserva Equita - che Atlantia garantisce 5,5 miliardi di bond
della controllata e ha altri 5 miliardi di debiti, nel complesso
andrebbe in default debito per 20 milairdi
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