Piazza Affari inizia la seduta in
ribasso, al pari delle altre Borse europee, con gli investitori
preoccupati per gli impatti che la stretta monetaria in corso
potrà avere sulla crescita. L'indice Ftse Mib cede lo 0,9%,
riportandosi sotto quota 21 mila punti, appesantito dalle
vendite su Stellantis (-2,6%), su cui Exane ha abbassato a
neutral il giudizio, Cnh Industrial (-2,2%), Interpump (-2,2%) e
Ferrari (-2,1%). In flessione anche Diasorin (-2%) e Stm
(-1,9%), tra i bancari fiacca Unicredit (-1,4%) mentre resta
sotto pressione Mps (-6,7%). Poco mosse Mediobanca (-0,12%) e
Generali (-0,3%) in attesa di capire come verrà gestita
l'eredità di Leonardo Del Vecchio. Prosegue l'andamento
contrastante di diritti (sospesi, con un calo teorico del 32%) e
azioni (+6,7%) di Saipem, mentre è in corso l'aumento di
capitale e dopo la conferma in appello di una sentenza di
condanna in Algeria. Va bene la Popolare di Sondrio (+3,4%) dopo
la presentazione del piano industriale, trascinando l'azionista
Unipol (+0,5%). In controtendenza le utility Snam (+0,7%) e
Terna (+0,6%).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA