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Economia

COMUNICATO STAMPA - Responsabilità editoriale di Business Wire

Nuovi dati su Darzalex®?(daratumumab) presentati all’ASH 2017 dimostrano la fattibilità della somministrazione sottocutanea e il potenziale di Darzalex nel trattamento del mieloma multiplo indolente

I primi dati hanno consentito di valutare la somministrazione sottocutanea di daratumumab per il trattamento dei pazienti affetti da mieloma multiplo recidivo o refrattario (abstract n. 838)

Nuovi dati di fase 2 hanno consentito di valutare daratumumab come singolo agente per il trattamento del mieloma multiplo indolente a rischio medio-alto (abstract n. 510)

Business Wire

Janssen-Cilag International NV (“Janssen”) ha oggi annunciato nuovi dati dallo studio clinico PAVO di fase 1b, che ha dimostrato come la somministrazione sottocutanea di Darzalex®(daratumumab), in combinazione con l’enzima ialuronidasi umano ricombinante (daratumumab-SC), fosse generalmente ben tollerata, con una percentuale di reazioni avverse correlate all’infusione (IRR) pari al 12%, nei pazienti con mieloma multiplo recidivo o refrattario.1 Questi dati sono stati illustrati nel corso di una presentazione orale al 59° congresso annuale dell’American Society of Hematology (ASH) di Atlanta. Daratumumab attualmente è approvato per la somministrazione endovenosa (IV) e i risultati dello studio clinico PAVO fungono da base per un arruolamento attivo in uno studio di fase 3 per il confronto tra la somministrazione sottocutanea di daratumumab della durata di 3-5 minuti e la somministrazione approvata IV nei pazienti con mieloma multiplo recidivo e refrattario.2

Daratumumab è attualmente indicato per l'uso in combinazione con lenalidomide e desametasone, o bortezomib e desametasone, per il trattamento di pazienti adulti affetti da mieloma multiplo che abbiano ricevuto almeno una precedente terapia3, e in monoterapia per il trattamento di pazienti adulti affetti da mieloma multiplo recidivo e refrattario, le cui terapie precedenti abbiano incluso un inibitore del proteasoma (IP) e un immunomodulatore, e che abbiano mostrato progressione della malattia durante l’ultima terapia.3

I risultati dello studio clinico di fase 2 CENTAURUS, inoltre, hanno dimostrato un profilo di sicurezza generalmente ben tollerato per daratumumab in monoterapia nei pazienti affetti da mieloma multiplo indolente a rischio medio-alto; gli eventi avversi correlati al trattamento (TEAE) più comuni sono stati affaticamento, tosse, infezione del tratto respiratorio superiore, cefalea e insonnia.4 Questi dati sono stati illustrati nel corso di una presentazione orale il 10 dicembre (abstract n. 510).5 Il mieloma multiplo indolente rappresenta una fase asintomatica che precede il mieloma multiplo, in cui l'intervento precoce mirato a ritardare la progressione della malattia attiva può potenzialmente essere di beneficio per i pazienti.4,5 Questi risultati servono da base per l’arruolamento attivo di uno studio di fase 3 su daratumumab rispetto all’osservazione nel mieloma multiplo indolente.6

Principali risultati relativi alla sicurezza dello studio clinico PAVO

I dati aggiornati della parte 2 dello studio clinico PAVO (MMY1004) di fase 1b in aperto e multicentrico, per la determinazione del range di dosi attive (‘dose finding’), hanno dimostrato la sicurezza iniziale e l’efficacia di daratumumab in combinazione con l’enzima ialuronidasi umano ricombinante (rHuPH20) somministrato con iniezione sottocutanea manuale (daratumumab-SC).7 Reazioni avverse correlate all’infusione (IRR) sono state riferite nel 12% dei pazienti trattati con daratumumab-SC 1800 mg1; non sono state riferite IRR di grado 4.1 La somministrazione sottocutanea generalmente è risultata ben tollerata nella coorte trattata con daratumumab-SC 1800 mg, con il 20% dei pazienti che ha sviluppato un eritema reversibile e di breve durata (eritemi o indurimenti misurabili sono tutti reversibili nell’arco di 1-2 ore) presso il punto di iniezione.1

Nella coorte trattata con daratumumab-SC 1800 mg, gli eventi TEAE correlati al trattamento si sono verificati nel 48% dei pazienti; i più comuni sono stati linfopenia, trombocitopenia, insonnia e piressia.1 I dati relativi a questo nuovo metodo sperimentale di somministrazione hanno dimostrato che l’infusione sottocutanea di daratumumab e rHuPH20 era generalmente ben tollerata, con tassi di IRR inferiori rispetto a quelli osservati con la somministrazione IV di daratumumab.7 È stato inoltre rilevato un tasso di risposta globale (ORR) del 44% nella coorte trattata con daratumumab-SC 1800 mg, con follow-up mediano fino a 4,6 mesi.1

“Lo studio PAVO ha dimostrato che daratumumab-SC generalmente è anche ben tollerato dai pazienti, con l'ulteriore vantaggio di ridurre i tempi di infusione e i rischi di reazioni correlate all'infusione", è stata la dichiarazione di Catherine Taylor, responsabile dell'area terapeutica ematologica di Janssen EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). "I risultati supportano la valutazione continuativa della somministrazione sottocutanea di daratumumab, con uno studio clinico di fase 3 già in corso di svolgimento che consentirà di comprendere appieno i benefici per i pazienti e per l’assistenza sanitaria”.

Principali risultati dello studio clinico CENTAURUS

I dati preliminari illustrati relativi allo studio clinico CENTAURUS (SMM2001) randomizzato e in aperto hanno consentito di valutare tre posologie per daratumumab in monoterapia nei pazienti con mieloma multiplo indolente a rischio medio-alto.5 In tutto, 123 pazienti sono stati randomizzati in uno dei 3 bracci di trattamento sottoposti a terapia con daratumumab 16 mg/kg per via endovenosa in cicli di 8 settimane: 1.) una posologia prolungata e intensiva (LONG) che prevedeva la somministrazione di daratumumab con frequenza settimanale nel Ciclo 1, bisettimanale nei Cicli 2-3, ogni quattro settimane nei Cicli 4-7 e ogni 8 settimane fino al Ciclo 20; 2.) una posologia intermedia (INT) che prevedeva la somministrazione di daratumumab con frequenza settimanale nel Ciclo 1 e ogni 8 settimane fino al Ciclo 20; e infine 3.) una posologia breve e intensiva (SHORT) che prevedeva la somministrazione di daratumumab con frequenza settimanale per 1 ciclo.5

I risultati dello studio hanno indicato che daratumumab era generalmente ben tollerato, con un profilo di sicurezza paragonabile a daratumumab nel trattamento del mieloma multiplo recidivo o refrattario. Gli eventi TEAE ematologici si sono verificati in meno del 10% dei pazienti di tutti i bracci. Le infezioni di grado 3/4 sono risultate inferiori o uguali al 5% in tutti i bracci.5 Gli IRR di qualsiasi grado si sono verificati nel 56%, 42% e 55% dei pazienti rispettivamente nelle coorti di dosaggio LONG, INT e SHORT.4,5 Al momento del cut-off clinico è stato confermato il verificarsi di un decesso dovuto alla progressione della malattia nella coorte trattata con posologia breve.4,5 Con un follow-up mediano di 15,8 mesi (range, 0,0-23,9), il tasso di risposta globale (ORR) è risultato numericamente superiore nel braccio LONG rispetto ai bracci INT o SHORT (rispettivamente 56%, 54% e 38%).4 I tassi di PFS calcolati a 12 mesi erano pari al 95%, 88% e 81% rispettivamente nei bracci LONG, INT e SHORT.4

"Questi primi risultati sono incoraggianti e dimostrano il potenziale di daratumumab nel mieloma multiplo tramite il trattamento del mieloma multiplo indolente, una forma precancerosa della malattia", ha commentato il dott. Niels van de Donk, PhD, attivo presso il Dipartimento di Ematologia della clinica universitaria VU University Medical Center. "Nostro obiettivo è ritardare o persino prevenire l'evoluzione in una malattia attiva di questa condizione premaligna".

#FINE#

Informazioni su daratumumab per le infusioni endovenose

Daratumumab per la somministrazione endovenosa è un biologico innovativo mirato alla CD38, una proteina di superficie con espressione elevata in diverse cellule di mieloma, indipendentemente dalla fase della malattia.8,9,10 Si ritiene che daratumumab provochi la morte delle cellule tumorali tramite diversi meccanismi d'azione immunomediati, inclusa la citotossicità complemento-dipendente (CDC), la citotossicità anticorpo-dipendente mediata da cellule (ADCC) e la fagocitosi cellulare anticorpo-dipendente (ADCP), oltre che tramite l'apoptosi, in cui una serie di passaggi molecolari nella cellula ne provoca la morte.Daratumumab ha provocato la riduzione di un sottoinsieme di cellule soppressorie di derivazione mieloide (MDSC), come le cellule T regolatorie CD38+ (T-reg) e le cellule B CD38+ (B-reg). Daratumumab viene attualmente valutato nell'ambito di un programma di sviluppo clinico completo in una gamma di scenari di trattamento del mieloma multiplo, come il trattamento di prima linea e delle recidive.2,11-18 Sono in fase di programmazione o di svolgimento studi aggiuntivi per valutarne il potenziale rispetto ai tumori solidi e ad altri tumori maligni e pre-maligni con espressione della CD38, come il mieloma indolente, o smouldering.19-22 Per ulteriori informazioni visitare il sito www.clinicaltrials.gov.

Per ulteriori informazioni su daratumumab consultare il Riassunto delle caratteristiche del prodotto: http://www.ema.europa.eu/docs/en_GB/document_library/EPAR_-_Product_Information/human/004077/WC500207296.pdf.

Nel mese di agosto 2012, Janssen Biotech, Inc. e Genmab A/S hanno sottoscritto un accordo mondiale che garantiva a Janssen i diritti di licenza esclusivi per lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di daratumumab.23

Informazioni sul mieloma multiplo

Il mieloma multiplo (MM) è un tumore del sangue incurabile che ha origine nel midollo osseo ed è caratterizzato da un'eccessiva proliferazione delle plasmacellule.24 Il mieloma multiplo è la seconda forma più comune di tumore del sangue, con circa 39.000 nuovi casi registrati in tutto il mondo nel 2012.25 Il mieloma multiplo colpisce più comunemente le persone oltre i 65 anni ed è più diffuso tra gli uomini che tra le donne.26 Secondo i dati più recenti sul tasso di sopravvivenza a 5 anni per il 2000-2007, in tutta Europa fino alla metà dei pazienti di nuova diagnosi non sopravvive 5 anni.27 Circa il 29% dei pazienti affetti da mieloma multiplo muore entro un anno dalla diagnosi.28

Anche se il trattamento può portare alla remissione della malattia, sfortunatamente per i pazienti vi sono alte possibilità di ricaduta perché attualmente non esiste una cura.29 Mentre in alcuni casi il mieloma multiplo è totalmente asintomatico, la maggior parte dei pazienti viene diagnosticata a causa di sintomi quali problemi alle ossa, emocromo basso, ipercalcemia, insufficienza renale o infezioni.30 I pazienti che recidivano dopo il trattamento con le terapie standard, come IP (inibitori del proteasoma) e agenti immunomodulanti, hanno prognosi infausta e poche opzioni di trattamento disponibili.31

Informazioni su Janssen Pharmaceutical Companies

Le aziende Janssen Pharmaceutical Companies, del gruppo Johnson & Johnson, sono impegnate a creare un mondo senza malattie. Trasformare la vita delle persone con metodi innovativi e migliorati per prevenire, intercettare, trattare e curare le malattie è per noi fonte di ispirazione. Abbiamo raccolto le menti migliori per investigare le scienze più promettenti. Siamo Janssen: collaboriamo con il mondo per la salute di tutti. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.janssen.com/emea. Seguire l’azienda su www.twitter.com/janssenEMEA per essere sempre informati sulle ultime notizie.

Cilag GmbH International; Janssen Biotech, Inc.; Janssen Oncology, Inc. e Janssen-Cilag International NV fanno parte di Janssen Pharmaceutical Companies of Johnson & Johnson.

Avvertenze sulle dichiarazioni a carattere previsionale

Questo comunicato stampa contiene “dichiarazioni a carattere previsionale” in base alla definizione contenuta nel Private Securities Litigation Reform Act del 1995, relative alle implicazioni dei dati di due studi clinici per la valutazione di DARZALEX® (daratumumab), inclusi la fattibilità di approcci alternativi alla posologia e il potenziale di DARZALEX come trattamento del mieloma multiplo indolente. Si avvisano i lettori di non fare affidamento su queste dichiarazioni a carattere previsionale, che si basano sulle aspettative correnti di eventi futuri. Se le ipotesi di fondo dovessero rivelarsi imprecise, o si verificassero incertezze o rischi noti o sconosciuti, i risultati effettivi potrebbero differire materialmente dalle aspettative e previsioni di Janssen-Cilag International NV, di una delle altre case farmaceutiche Janssen e/o di Johnson & Johnson. Tali rischi e incertezze includono, ma non a titolo esaustivo: difficoltà e incertezze insite nella ricerca e nello sviluppo del prodotto, compresa l'incertezza del successo clinico e dell'ottenimento delle approvazioni normative; l'incertezza del successo commerciale; le difficoltà e i ritardi nella produzione; la concorrenza, inclusi i progressi tecnologici, nuovi prodotti e brevetti ottenuti dai competitor; le difficoltà nei brevetti; problemi nell'efficacia o nella sicurezza dei prodotti, con conseguente ritiro degli stessi o con azioni normative; cambiamenti nei modelli di comportamento e di spesa o difficoltà finanziarie degli acquirenti dei prodotti e dei servizi di assistenza sanitaria; modifiche alle leggi e ai regolamenti in materia, comprese le riforme sanitarie mondiali e, infine, le tendenze verso il contenimento dei costi per l'assistenza sanitaria.

Un ulteriore elenco con le descrizioni di tali rischi, incertezze e altri fattori è consultabile nella relazioni annuale di Johnson & Johnson presentata sul modulo 10-K per l'anno fiscale concluso il 1 gennaio 2017, incluso quanto riportato alla voce “Item 1A. Risk Factors” (Voce 1A. Fattori di rischio), sulle relazioni trimestrali più recenti presentate sul modulo 10-Q, "Cautionary Note Regarding Forward-Looking Statements" (Nota cautelare sulle dichiarazioni a carattere previsionale), oltre ai documenti successivamente depositati dalla società presso la Securities and Exchange Commission. Le copie di tali documenti sono consultabili online sui siti www.sec.govwww.jnj.com oppure previa richiesta a Johnson & Johnson. Nessuna delle case farmaceutiche di Janssen o di Johnson & Johnson si assume l'obbligo di aggiornare qualsiasi dichiarazione a carattere previsionale a seguito di nuove informazioni o eventi o sviluppi futuri.

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Riferimenti

1. Chari A, Nahi H, Mateos MV, et al. Subcutaneous delivery of daratumumab in patients (pts) with relapsed or refractory multiple myeloma (RRMM): PAVO, an open-label, multicenter, dose escalation phase 1b study. Presentazione orale al 59° congresso/esposizione annuale dell’American Society of Hematology, Atlanta, GA, USA, 9-12 dicembre 2017.

2. ClinicalTrials.gov. A Study of subcutaneous versus (vs.) intravenous administration of daratumumab in participants with relapsed or refractory multiple myeloma. NCT03277105. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT03277105 Ultimo accesso: novembre 2017.

3. Agenzia europea per i medicinali. Riassunto delle caratteristiche del prodotto su DARZALEX, agosto 2017. Consultabile alla pagina: http://www.ema.europa.eu/docs/en_GB/document_library/EPAR_-_Product_Information/human/004077/WC500207296.pdf Ultimo accesso: novembre 2017.

4. Hofmeister CC, Chari A, Cohen Y, et al. Daratumumab monotherapy for patients with intermediate or high-risk smoldering multiple myeloma (SMM): CENTAURUS, a randomized, open-label, multicenter phase 2 study. Presentazione orale al 59° congresso/esposizione annuale dell’American Society of Hematology, Atlanta, GA, USA, 9-12 dicembre 2017.

5. Hofmeister CC, Chari A, Cohen Y, et al. Daratumumab monotherapy for patients with intermediate or high-risk smoldering multiple myeloma (SMM): CENTAURUS, a randomized, open-label, multicenter phase 2 study. Presentazione orale al 59° congresso/esposizione annuale dell’American Society of Hematology, Atlanta, GA, USA, 9-12 dicembre 2017; abstract n. 510.

6. ClinicalTrials.gov. A study of subcutaneous daratumumab versus active monitoring in participants with high-risk smoldering multiple myeloma. NCT03301220. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT03301220 Ultimo accesso: novembre 2017.

7. Chari A, Nahi H, Mateos MV, et al. Subcutaneous delivery of daratumumab in patients (pts) with relapsed or refractory multiple myeloma (RRMM): PAVO, an open-label, multicenter, dose escalation phase 1b study. Presentazione orale al 59° congresso/esposizione annuale dell’American Society of Hematology, Atlanta, GA, USA, 9-12 dicembre 2017; abstract n. 838.

8. Fedele G, di Girolamo M, Recine U, et al. CD38 ligation in peripheral blood mononuclear cells of myeloma patients induces release of protumorigenic IL-6 and impaired secretion of IFNgamma cytokines and proliferation. Mediat Inflamm. 2013;2013:564687.

9. Lin P, Owens R, Tricot G, et al. Flow cytometric immunophenotypic analysis of 306 cases of multiple myeloma. Am J Clin Pathol. 2004;121:482-8.

10. Santoconito AM, Consoli U, Bagnato S, et al. Flow cytometric detection of aneuploid CD38++ plasmacells and CD19+ B-lymphocytes in bone marrow, peripheral blood and PBSC harvest in multiple myeloma patients. Leuk Res. 2004;28:469-77.

11. ClinicalTrials.gov. A study comparing daratumumab, lenalidomide, and dexamethasone with lenalidomide and dexamethasone in relapsed or refractory multiple myeloma. NCT02076009. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02076009 Ultimo accesso: novembre 2017.

12. ClinicalTrials.gov. Addition of daratumumab to combination of bortezomib and dexamethasone in participants with relapsed or refractory multiple myeloma. NCT02136134. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02136134 Ultimo accesso: novembre 2017.

13. ClinicalTrials.gov. A Study to evaluate daratumumab in transplant eligible participants with previously untreated multiple myeloma (Cassiopeia). NCT02541383. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02541383 Ultimo accesso: novembre 2017.

14. ClinicalTrials.gov. A study of combination of daratumumab and Velcade (bortezomib) melphalan-prednisone (DVMP) compared to Velcade melphalan-prednisone (VMP) in participants with previously untreated multiple myeloma. NCT02195479. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02195479 Ultimo accesso: novembre 2017.

15. ClinicalTrials.gov. Study comparing daratumumab, lenalidomide, and dexamethasone with lenalidomide and dexamethasone in participants with previously untreated multiple myeloma. NCT02252172. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02252172 Ultimo accesso: novembre 2017.

16. ClinicalTrials.gov. A study of VELCADE (bortezomib) melphalan-prednisone (VMP) compared to daratumumab in combination with VMP (D-VMP), in participants with previously untreated multiple myeloma who are ineligible for high-dose therapy (Asia Pacific Region). NCT03217812. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT03217812 Ultimo accesso: novembre 2017.

17. ClinicalTrials.gov. Compare progression free survival btw daratumumab/pomalidomide/dexamethasone vs pomalidomide/dexamethasone (EMN14). NCT03180736. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT03180736 Ultimo accesso: novembre 2017.

18. ClincalTrials.gov. Study of carfilzomib, daratumumab and dexamethasone for patients with relapsed and/or refractory multiple myeloma. (CANDOR). NCT03158688. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT03158688 Ultimo accesso: novembre 2017.

19. ClinicalTrials.gov. A study of daratumumab in combination with atezolizumab compared with atezolizumab alone in participants with previously treated advanced or metastatic non-small cell lung cancer (DARZALEX). NCT03023423. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT03023423 Ultimo accesso: novembre 2017.

20. ClinicalTrials.gov. A study to evaluate 3 dose schedules of daratumumab in participants with smoldering multiple myeloma. NCT02316106. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02316106 Ultimo accesso: novembre 2017.

21. ClinicalTrials.gov. A study to assess the clinical efficacy and safety of daratumumab in participants with relapsed or refractory natural killer/T-cell lymphoma (NKTCL), nasal type. NCT02927925. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02927925 Ultimo accesso: novembre 2017.

22. ClinicalTrials.gov. A study to evaluate the efficacy and safety of daratumumab in combination with cyclophosphamide, bortezomib and dexamethasone (CyBorD) compared to CyBorD alone in newly diagnosed systemic amyloid light-chain (AL) amyloidosis. NCT03201965. Consultabile alla pagina: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT03201965 Ultimo accesso: novembre 2017.

23. Johnson & Johnson. Janssen Biotech announces global license and development agreement for investigational anti-cancer agent daratumumab. Comunicato stampa del 30 agosto 2012. Consultabile alla pagina: http://www.investor.jnj.com/releaseDetail.cfm?releaseid=703517 Ultimo accesso: dicembre 2017.

24. American Society of Clinical Oncology. Multiple myeloma: overview. Consultabile alla pagina: http://www.cancer.net/cancer-types/multiple-myeloma/overview Ultimo accesso: novembre 2017.

25. GLOBOCAN 2012. Multiple myeloma. Consultabile alla pagina: http://globocan.iarc.fr/old/burden.asp?selection_pop=62968&Textp=Europe&selection_cancer=17270&Text-c=Multiple+myeloma&pYear=13&type=0&window=1&submit=%C2%A0Execute Ultimo accesso: novembre 2017.

26. American Cancer Society. Multiple myeloma: causes, risk factors and prevention. Consultabile alla pagina: https://www.cancer.org/content/dam/CRC/PDF/Public/8739.00.pdf Ultimo accesso: novembre 2017.

27. De Angelis R, Minicozzi P, Sant M, et al. Survival variations by country and age for lymphoid and myeloid malignancies in Europe 2000-2007: results of EUROCARE-5 population-based study. Eur J Cancer. 2015;51:2254-68.

28. Costa LJ, Gonsalves WI, Kumar SK. Early mortality in multiple myeloma. Leukemia. 2015;29:1616-8.

29. Abdi J, Chen G, Chang H, et al. Drug resistance in multiple myeloma: latest findings and new concepts on molecular mechanisms Oncotarget. 2013;4:2186–207.

30. American Cancer Society. Multiple myeloma: early detection, diagnosis and staging. Consultabile alla pagina: https://www.cancer.org/content/dam/CRC/PDF/Public/8740.00.pdf Ultimo accesso: novembre 2017.

31. Kumar SK, Lee JH, Lahuerta JJ, et al. Risk of progression and survival in multiple myeloma relapsing after therapy with IMiDs and bortezomib: a multicenter international myeloma working group study. Leukemia. 2012;26:149-57.

PHEM/DAR/1117/0007

Dicembre 2017

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