I giganti tecnologici come Facebook con le loro criptovalute "puntano ad una rivoluzione nell'area dei pagamenti e rappresentano una minaccia nell'intermediazione tradizionale", infatti "se non regolamentate in modo appropriato, le 'big tech' potrebbero causare rischi considerevoli da un punto di vista economico e sociale e limitare, piuttosto che allargare, la scelta dei consumatori". E' l'allarme lanciato dal membro del comitato esecutivo della Bce, Fabio Panetta, nel corso di una conferenza della Bundesbank sul futuro dei pagamenti in Europa, sottolineando che possono mettere "a rischio la privacy, la concorrenza, rendere il mercato europeo dei pagamenti dipendente da tecnologie progettate e governate altrove, esacerbando la sua vulnerabilità a fenomeni esterni come gli attacchi informatici". E le valute digitali potrebbero "mettere in pericolo anche la sovranità monetaria, che deve essere salvaguardata", ha affermato Panetta. Circa l'introduzione di un euro digitale, Panetta ha spiegato che la Bce al momento è in un fase di consultazione pubblica sull'opportunità di adottare una moneta digitale e questa sarà conclusa a gennaio. "Vogliamo essere pronti a introdurre un euro digitale, se necessario. Un euro digitale metterebbe insieme l'efficienza di uno strumento di pagamento digitale con la sicurezza di una valuta emessa dalle banche centrali. Integrerebbe il denaro, non lo sostituirebbe". E "insieme, questi due tipi di valute sarebbero disponibili per tutti, offrendo una maggiore scelta e accesso a modalità di pagamento semplici e gratuite", ha concluso l'esponente italiano della Bce.
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