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Responsabilità editoriale di Advisor
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Il 2017 si è rivelato un anno eccezionale per gli azionisti. Tutti i principali mercati azionari sono saliti e hanno battuto con un buon margine la maggior parte delle previsioni. Quali sono stati i driver che hanno spinto in alto le valutazioni delle Borse? Gli esperti di Deutsche AM fanno notare, anzitutto, che gli utili societari sono aumentati in tutto il mondo. "Le stime a una sola cifra sulla crescita degli utili - spiegano - si sono dimostrate troppo prudenti. Le società appartenenti a indici diversi negli ultimi 12 mesi hanno visto gli utili crescere del 10% e più".
Le valutazioni dei titoli azionari, tuttavia, hanno mostrato nelle diverse aree geografiche un andamento irregolare. I mercati americani hanno iniziato ad attualizzare l’aumento degli utili attivato dalla riforma fiscale, il che si è tradotto in un aumento dei prezzi. Da livelli già elevati, il rapporto prezzo-utili nel corso del 2017 sono ulteriormente aumentati. Per le azioni europee e giapponesi, invece, le valutazioni azionarie sono diminuite, spingendo quindi i dati sulle performance al di sotto dell'aumento degli utili: i rendimenti a due cifre in alcuni mercati europei sono stati raggiunti solo grazie ai dividendi, relativamente alti in Europa. I mercati emergenti, infine, hanno tratto vantaggio dagli afflussi di capitale, contribuendo a migliorare le valutazioni, sebbene non come negli USA.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi? "Negli Stati Uniti, i mercati azionari hanno già assorbito il beneficio fiscale. Un altro driver importante per le azioni statunitensi è stato il peso piuttosto elevato del settore tecnologico, che potrebbe anche aver raggiunto il proprio picco in termini di performance. Quindi, per il 2018 prevediamo la possibilità di un po’ di recupero in altre aree geografiche" concludono gli esperti di Deutsche AM.
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