Le imprese adottano liberamente nuovi
sistemi di pagamento e le sanzioni non servono. E' quanto
sostiene in una nota Confesercenti presentando un'indagine
sull'adozione della moneta elettronica da parte delle imprese
italiane che cresce a ritmi record.
Nel 2016 infatti la base installata di POS - i dispositivi
Point of Sales necessari per accettare pagamenti via bancomat o
carta di credito - ha raggiunto il numero di 2,18 milioni, con
un aumento di 235mila unità sull'anno precedente (+12%) e di
quasi 800mila (+58%) rispetto al 2011.
In media, si rileva dall'analisi condotta partendo dai dati
della Banca d'Italia, negli ultimi cinque anni sono stati
attivati ogni giorno più di 400 nuovi POS. Per lo più si tratta
di bancomat: a trainare l'incremento, infatti, sono le carte di
debito, che passano dai poco più di 36 milioni del 2011 ai 53,7
del 2016: 17,5 milioni di carte in più (+48,5%).
"Le imprese, in particolare quelle del commercio, hanno deciso
liberamente di adottare sistemi di pagamento elettronici,
nonostante il legislatore non prevedesse sanzioni", commenta
Patrizia De Luise, Presidente di Confesercenti. "Introdurre
delle multe vorrebbe infatti dire solo punire quelle categorie
di imprese che - a causa di margini di partenza ristretti -
hanno difficoltà a sostenere il peso delle commissioni legate
alle transazioni elettroniche: gestori carburanti, tabaccai,
edicolanti e bar. La diffusione della moneta elettronica -
conclude De Luise - si aumenta abbattendo i costi di utilizzo
dello strumento, in particolar modo sui micro-pagamenti, non
imponendo sanzioni che condizionano la libera attività di
impresa".
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