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Velasca, le scarpe 'native digitali'

Velasca, le scarpe 'native digitali'

Idea di due ragazzi milanesi, "canali social motore di crescita"

ROMA, 23 ottobre 2019, 17:26

Redazione ANSA

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Velasca, le scarpe 'native digitali ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Velasca, le scarpe  'native digitali ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
Velasca, le scarpe 'native digitali ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Senza Facebook e i canali digitali come motore di crescita non saremmo esistiti, siamo il primo marchio italiano nato sul web". Parola di Enrico Casati, classe 1987, ex bancario, che insieme a Jacopo Sebastio, del 1982, ex consulente hanno fondato a metà del 2013 il marchio di scarpe artigianali Velasca. "Oggi la distribuzione tradizionale delle calzature non ha più senso di esistere, ci sono stroppi passaggi che aumentano il costo. Con Internet abbiamo disintermediato e i soldi risparmiati li abbiamo investiti nella qualità", spiega Enrico.

L'idea dell'azienda è nata per supplire ad una esigenza personale dei due trentenni: avevano una passione per le scarpe artigianali ma non volevano spendere una fortuna. Insomma, sono stati i loro primi clienti. Le calzature vengono ideate da un team di designer a realizzarle ci pensano gli artigiani di Montegranaro, un paese delle Marche dove si realizzano scarpe per tradizione. Oggi il marchio ha più di 50mila clienti in Europa, Nord America e oltre; decine di milioni di ordini al mese. Il loro modello è multicanale: vendono online ma hanno anche negozi a Milano, Torino, Firenze, Bologna, Roma e Parigi.

E ora puntano al Nord Europa e all'America. "Abbiamo cercato di sfruttare, nell'accezione positiva del termine, il know how degli artigiani marchigiani portandolo nel futuro grazie a Facebook e Instagram che hanno portato la novità della comunicazione emotiva fatta di foto e video", sottolinea Enrico. Il 90% del loro budget marketing è investito nella pubblicità online, il 10% in quella offline. "Il marketing digitale ha il vantaggio di poter partire con budget piccolo e poi scalare - spiega - Altro vantaggio enorme, da' la possibilità di avere tanti dati da analizzare, più puntuali di quelli di radio e tv. Così un'azienda può capire cosa funziona e rimodulare la propria attività. Terzo vantaggio, si possono fare campagne pubblicitarie globali, visto il parterre di oltre due miliardi di utenti".

In questo momento Enrico e Jacopo usano molto la modalità delle Storie su Instagram per pubblicizzare la loro attività ma sono pronti anche per la realtà virtuale: "Entro 5 anni - dicono - sarà parte integrante del commercio".

   

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