Oltre 50 milioni di fatturato, due
fabbriche in Toscana con 300 dipendenti e un piano investimenti
per la crescita all'estero: è la realtà aretina di Seco, azienda
nata come laboratorio di elettronica nel 1979 da un'idea di due
giovani studenti, Daniele Conti e Luciano Secciani, oggi
presidente e amministratore delegato del gruppo. "Stiamo facendo
acquisizioni di fornitori chiave - ha detto Gianluca Venere,
membro del comitato esecutivo Seco - lo abbiamo già fatto in
Cina con un investimento di circa 7 milioni sostenuto da Sace
Simest e ora stiamo guardando ad aziende negli Stati Uniti con
target tra i 5 e i 20 milioni. Nel 2018 abbiamo chiuso con un
fatturato di 54,6 milioni e nel primo semestre di quest'anno
abbiamo registrato una crescita del 20% sull'anno precedente, un
trend di crescita che prevediamo di mantenere anche nel 2020
grazie all'integrazione delle nuove aziende all'estero".
L'azienda collabora con Sace Simest dal 2011: il polo ha
sostenuto i piani di crescita dell'azienda per ampliare la sua
presenza internazionale, prima con un finanziamento agevolato di
Simest per l'inserimento nel mercato statunitense e più di
recente con 3,5 milioni per l'espansione di una società
acquisita in Cina. L'azienda, che progetta e produce computer
miniaturizzati per uso industriale con clienti in Europa, Asia e
Usa, è diventata uno dei leader europei nel settore dell'alta
tecnologia. Lo scorso anno il Fondo italiano d'Investimento,
partecipato da Cassa depositi e prestiti, ha eletto l'aretina
Seco come la punta di diamante di questo settore ad altissima
tecnologia e, per aiutarla ad andare all'estero, è entrato nel
capitale acquisendone il 20% con un investimento di 10 milioni
di euro.
Per il prossimo triennio Seco punta a nuove acquisizioni e alla
crescita della presenza internazionale: "Oggi abbiamo il 60% di
business in Italia, ma secondo le previsioni, nei prossimi anni
saremo assolutamente sbilanciati, con un 60-70% di fatturato
realizzato all'estero e un 30% in Italia quindi alla fine
l'estero sarà la chiave per il nostro futuro".
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