Sale il mercato ma scendono i
prezzi: il nuovo boom post crisi di rustici e casali vede la
domanda salire del 12,6% in un anno ma a fronte di una generale
diminuzione dei prezzi. E' quanto risulta da un'indagine del
portale Idealista.it che ha rilevato l'andamento di prezzi e
domanda tra agosto 2016 e agosto 2017.
La Toscana è ancora la regina di questo mercato. Oltre un
quarto dell'offerta totale si concentra nella regione del centro
Italia. La domanda è sempre sostenuta a Lucca (24,8%) e Grosseto
(17,2%), stabile Firenze (-0,3%), un po' appannata Pisa (-3,7%)
e in ribasso Siena (-15%), Perugia (-5%), Pisa (-3,7%) e
Pesaro-Urbino (-15,7%).
Guardando all'evoluzione della domanda, nuovi punti
d'interesse per gli acquirenti, si trovano invece in provincia
di Catania (28%) e nel bresciano (26%), in provincia di Pavia
(18%), Terni (17,8%), Asti (14,9%) e Viterbo (12%).
Per quanto riguarda i prezzi il trend è negativo quasi
ovunque, con Grosseto in sensibile calo del -7,7%, seguita da
Ragusa (-6,3%) e Siena (-5,5%). Tra le destinazioni "classiche"
segnano il passo anche Firenze (-3,8%), le località del
piemontesi del torinese (-3,3%) e del cunese (-3,2%).
Al contrario, rimbalzi a Pavia (6,9%), Arezzo (3,3%), Catania
(3,0%) e Terni (2,9%). La Toscana comunque resta al top della
classifica delle destinazioni più esclusive: i valori più alti a
Grosseto che registra un prezzo al metro quadro di 2.666 euro,
seguono Siena (2.367 euro) e Firenze (2.258 euro). Appena sotto
la soglia dei 2mila troviamo altre province toscane quali Lucca,
Pisa e Arezzo.
Le occasioni più interessanti per gli acquirenti si trovano in
Lombardia, nel bresciano (973 euro) nella provincia di Piacenza
(912 euro) e nel pavese (708 euro)e in Sicilia, a Catania (887
euro) e nel ragusano (834 euro).I prezzi più bassi in Piemonte
in provincia di Torino (648 euro) e Asti (695 euro).
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