Accelera il calo del valore delle
proprietà immobiliari a Londra, autentica gallina dalle uova
d'oro dell'economia britannica nell'ultimo decennio, ma in
affanno da ormai oltre un anno sullo sfondo delle incognite
della Brexit oltre che di fattori interni e fiscali. Lo
certificano i dati ufficiali aggiornati, diffusi oggi dall'Ons
(Office for National Statistics), secondo cui il calo dei prezzi
medi nella capitale registrato a maggio rispetto al maggio del
2018 è stato pari al 4,4%: la frenata più brusca fin dal -7%
dell'agosto 2009, l'anno dopo la crisi finanziaria globale.
Gli operatori del settore puntano il dito contro le
incertezze legate alla Brexit, ma anche contro l'incremento
"punitivo" dell'imposta di registro, al di là del possibile
assestamento di anni d'impennate e operazioni speculative. Sul
territorio dell'intero Regno, la tendenza per gli immobili resta
d'altronde al rialzo, come conferma il +1,2% di maggio su base
annua, seppure in leggero rallentamento sul +1,4 di aprile.
Per il resto, l'Ons indica l'inflazione stabile al 2% e la
conferma per ora di dati record positivi - malgrado i timori
crescenti di una Brexit no deal che ieri hanno spinto la
sterlina al ribasso - su occupazione e incremento dei salari
medi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA