Cala per la prima volta dal 2012
su base annuale il prezzo medio degli immobili nel Regno Unito,
settore che rappresentato da tempo una vera e propria gallina
dalle uova d'ora a Londra e altrove, non senza contorno di
speculazione e boom dei costi degli alloggi. Lo rivelano i dati
resi noti oggi dal gigante delle costruzioni Nationwide, secondo
cui la tendenza - complici soprattutto i contraccolpi del
coronavirus - ha virato per la prima volta da 8 anni verso il
segno negativo, con un arretramento dello 0,1% a fine giugno
rispetto allo stesso periodo del 2019. A trascinare il ribasso
sono stati gli ultimi 2 mesi: con il meno 1,7% di maggio su base
mensile, seguito dal meno 1,4% (in recupero solo parziale) di
giugno. L'indicazione andrà d'altronde verificata nei prossimi
mesi sullo sfondo dell'alleggerimento del lockdown e delle
speranze di un graduale superamento dell'emergenza sanitaria.
Nel settore si attendono intanto gli effetti del piano di
stimolo pubblico per la ripresa economica del dopo pandemia
annunciato ieri dal premier Boris Johnson sotto lo slogan
"costruire, costruire, costruire", nel quale alla promessa di
investimenti, s'affianca quella di un allentamento dei paletti
dei piani regolatori a beneficio dei costruttori.
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