L'emergenza coronavirus peggiora
inevitabilmente il sentiment sul futuro del paese e i timori per
la recessione domestica congelano gli investimenti (il 56% degli
investitori non farà nulla), ma i mesi di lockdown fanno
decollare il risparmio delle famiglie italiane: oggi il 67% ha
progetti di risparmio in cantiere contro il 60% di un anno fa.
E' la fotografia sui comportamenti finanziari degli italiani che
emerge dall'Osservatorio semestrale di Anima Sgr, realizzato
durante il lockdown (11-18 marzo) su un campione di 1.063
persone titolari di un conto corrente bancario, di cui il 50% è
anche investitore. Per il 61% dei "bancarizzati" e per il 57%
degli "investitori" questa pandemia "avrà un impatto negativo
importante sulla situazione economica dell'Italia anche nel
medio-lungo termine, in primis per il forte calo della domanda
in molti ambiti dei consumi". Inoltre, il 43% è "molto
preoccupato" per i propri investimenti (da segnalare che le
rilevazioni sono coincise con un periodo di particolare
volatilità dei mercati finanziar). Tra i "bancarizzati" il 46%
ritiene che la situazione economica e la solidità finanziaria
dell'Italia si aggraveranno tra un anno (a ottobre 2019 era il
35%) e analogamente tra gli "investitori" la visione
pessimistica passa dal 30% al 43%. Pandemie e malattie infettive
balzano al primo posto nella scala dei rischi percepiti per la
vita delle persone, seguite da recessione e disoccupazione,
mentre, al quarto posto ci sono gli shock finanziari e solo al
quinto i cambiamenti climatici. Ad ogni modo, rileva l'indagine,
l'emergenza sanitaria ha alimentato la sensibilità verso
tematiche legate alla sostenibilità sociale: nelle scelte di
investimento cresce l'interesse verso i fondi Esg (Environment,
Social, Governance).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA