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Turchia: nuova allerta per possibili attentati

stamattina anche irruzione in una sede del partito Akp

La sede centrale della polizia turca ha diramato ai comandi nelle 81 province una allerta possibili nuovi attentati dopo quelli che hanno colpito Istanbul negli ultimi due giorni, riferisce la stampa di Ankara. Nell'allerta il comando nazionale avverte, sulla base di informative dell'intelligence, che nuovi attacchi potrebbero in particolare essere attuati dal gruppo di estrema sinistra Dhkp-C, responsabile del sequestro martedì a
Istanbul del magistrato Mehmet Selim Kiraz, scrive Zaman online. Agli agenti assegnati ai posti di controllo lungo le strade è stato ordinato di indossare sempre i giubbotti anti-proiettile. La recente raffica di attentati è scattata a due mesi dalle cruciali elezioni politiche turche di giugno.

All'indomani del tragico sequestro del magistrato Mehmet Selim Kiraz, finito nel sangue, la situazione rimane incandescente in Turchia con un nuovo attacco armato, stavolta contro la questura di Istanbul: dove una donna forse kamikaze è stata uccisa e un altro assalitore è finito in manette. A due mesi dalle cruciali politiche del 7 giugno, in meno di 48 ore il paese sembra essere precipitato in una improvvisa e pericolosa spirale di violenza. Oggi mentre sulla sponda europea di Istanbul si svolgevano con il premier Ahmet Davutoglu i funerali del pm ucciso con i due sequestratori nel blitz delle teste di cuoio, sulla sponda asiatica un uomo armato ha preso d'assalto una sede del partito islamico Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan. L'uomo è stato poi arrestato dalle forze speciali della polizia. Nel paese intanto sono scattate le manette ai polsi di decine di presunti simpatizzanti del gruppo di estrema sinistra Dhkp-C, una cui cellula ha ieri rivendicato il sequestro del giudice invocando 'giustizia' sommaria per il quindicenne Berkin Elvan: il ragazzo simbolo delle proteste antigovernative di Gezi Park ucciso nei mesi scorsi dalla polizia. Almeno 32 gli arresti a Antalya, Eskisehir, Smirne. La polizia ha anche fatto irruzione nella facolta' di giurisprudenza dell'universita' di Istanbul, arrestando 26 giovani, dopo che era stata esposta su un muro la fotografia di uno dei due sequestratori del giudice. Poi, nel pomeriggio, l'attacco alla questura di Vatan Sokak. C'è stata una fitta sparatoria con gli agenti di guardia. La gente in attesa davanti agli uffici si è tuffata all'interno.

Una terrorista, che pare indossasse un giubbotto esplosivo, è crollata al suolo uccisa. Il suo compagno è invece fuggito, ma poco dopo è stato catturato. Non ci sono state per ora rivendicazioni. La stampa ipotizza una nuova azione Dhkp-C. L'improvvisa impennata di violenza sembra tuttavia giocare a favore di Erdogan spingendo gli elettori Akp tentati di cambiare bandiera a favore dell'opposizione nazionalista a tornare verso la "stabilità" del partito al potere. Gli ultimi sondaggi davano in effetti il partito del 'sultano' in forte perdita di consensi, al 39/40%, contro il 50 delle politiche del 2011. E quelle di giugno sono elezioni che Erdogan non puo' permettersi di perdere, secondo diversi analisti. La posta in gioco è molto alta. Il 'sultano' chiede una forte maggioranza assoluta per cambiare la costituzione e imporre un regime super-presidenziale tagliato su misura per lui. Ferocemente contraria l'opposizione avverte che la Turchia rischia di sprofondare in una "dittatura" islamica. La polemica è intanto alta sul blitz delle teste di cuoio ieri a Istanbul, con opposizione e stampa indipendente all'attacco del governo. Davutoglu ha definito "un successo" l'operazione, accusando un "asse del male" di volere spingere il paese verso il caos, e ha annunciato pugno di ferro contro i terroristi. "Lo stato non riesce a proteggere il suo pm", ha accusato invece il quotidiano di sinistra Sozcu. Incaricato da poche settimane d'indagare sulla morte di Berkin Elvan, il magistrato era riuscito a ottenere dal comando della polizia i nomi dei tre agenti che si trovavano vicino al ragazzo quando questi fu colpito. Le settimane che ancora separano la Turchia dal voto sono ad alto rischio, ha avvertito in ogni modo Cumhuriyet, che ha detto di temere "scenari catastrofici".

 

 

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