Gli inquirenti stanno valutando la possibilità che l'avvocato Sergei Magnitsky sia stato avvelenato con un agente chimico creato appositamente per "sabotaggio". Lo ha detto il portavoce dell'ufficio del procuratore generale russo Mikhail Alexandrov, citato dalla Tass. "Ci sono prove che indicano che le morti (degli altri partner di Magnitsky e William Browder) sono state violente: una delle linee di indagine prevede che sia stato avvelenata con agenti chimici usati per azioni di sabotaggio". "Queste sostanze contengono un composto di alluminio che provoca insufficienza epatica e provoca una morte simile a cause naturali", ha detto Alexandrov.
La sostanza - a base di alluminio - usata per avvelenare l'avvocato Sergei Magnitsky mentre si trovava in carcere viene studiata tradizionalmente in paesi occidentali tra cui "Stati Uniti, Francia e Italia". Lo ha detto il portavoce dell'ufficio del procuratore generale russo Mikhail Alexandrov, citato da Interfax. La procura sta valutando l'ipotesi che William Browder, per cui Magnitsky lavorava, sia il mandante dell'omicidio.