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Doping: Putin, Mosca presenterà ricorso

Isinbayeva, contro la Russia sanzioni 'assassine'

 La Russia presenterà ricorso contro il bando da Olimpiadi e Mondiali per i prossimi quattro anni deciso dalla Wada, l'agenzia mondiale antidoping: è quanto riferito dal presidente russo, Vladimir Putin, al termine del vertice sull'Ucraina a Parigi.

 Rispondendo a una domanda sull'argomento, Putin ha dichiarato che "la cosa più importante è che ogni sanzione, come avviene dai tempi del diritto romano, deve essere individuale" per fatti commessi da questa o quell'altra persona". Ma non possono esserci "sanzioni collettive".

L'ex campionessa russa di salto con l'asta Yelena Isinbayeva ha bollato come "crudeli" e "assassine" le sanzioni dell'agenzia antidoping mondiale Wada, che ha deciso di bandire la Russia per quattro anni dalle competizioni internazionali per aver falsificato i dati di laboratorio consegnati agli investigatori lo scorso gennaio. "Queste sanzioni sono crudeli, ingiuste, atroci e assassine per lo sport russo", ha scritto su Instagram la campionessa olimpica. "Per me - ha proseguito - è difficile comprendere, mi chiedo in che modo la Wada possa difendere i diritti degli atleti russi puliti, chiedendo loro di gareggiare sotto la bandiera neutrale".

La tre volte campionessa del mondo di salto in alto Maria Lasitskene punta il dito contro le autorità sportive russe per l'esclusione di Mosca dalle competizioni internazionali. Mentre politici e atleti russi si scagliano contro l'agenzia antidoping mondiale Wada bollando come "politica" la batosta inflitta allo sport russo, Lasitskene ha scritto una lettera aperta accusando le autorità sportive russe di non aver vigilato adeguatamente sul doping e di non aver quindi difeso gli atleti russi onesti.

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