Un'ondata di alte temperature
ha provocato nei giorni scorsi forti disagi in Uruguay e causato
la morte in tre giorni di quasi 400.000 galline. Lo ha
denunciato ieri l'Associazione dei produttori di pollame 'Sud'
(Apas). Al riguardo il presidente di Apas, Joaquín Fernández, ha
dichiarato al portale di notizie Subrayado che questa strage
riguarda fra il dieci ed il 12% della produzione nazionale di
questo settore.
Una stima preliminare del danno è stata valutata dagli
specialisti nella perdita di circa un milione e mezzo di dollari
e di un incremento, almeno temporaneo del prezzo delle uova. Ma
non ci saranno problemi di rifornimento, ha precisato Fernández,
perché prima della morte delle galline c'era una
sovrapproduzione che aveva fatto aumentare le scorte. Si appreso
che le autorità del ministero di Allevamento, agricoltura e
pesca (Mgap) e quelle del Sistema nazionale di emergenza (Sinae)
analizzeranno la situazione insieme ai produttori. Tra i punti
che saranno valutati ci sono gli investimenti nei sistemi di
raffreddamento per evitare che questo si ripeta in futuro. Il
presidente dell'Apas ha infine detto che si tratta di un evento
"assolutamente senza precedenti" per l'Uruguay, un segno del
cambiamento climatico in atto. "Lavoro in questo settore da 43
anni - ha assicurato - e non ho mai vissuto una cosa del
genere".
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