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Rohingya denunciano omicidi e stupri

Rohingya denunciano omicidi e stupri

Mentre May accusa le autorità di condurre una 'pulizia etnica'

LONDRA, 14 novembre 2017, 18:05

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Uccisioni a sangue freddo e stupri di massa nei villaggi della Birmania popolati in Birmania dalla minoranza musulmana dei Rohingya: è l'accusa rivolta da alcuni superstiti intervistati dalla Bbc ai militari birmani impegnati da agosto in un'operazione di "contro insurrezione" descritta in realtà da questi testimoni come una spietata repressione.
    Rashida Begum, una profuga Rohingya, ha raccontato al programma Newsnight di aver dovuto assistere all'assassinio del suo bebè e d'essere sfuggita in prima persona a un tentativo di sgozzamento da parte della soldataglia nel villaggio di Tula Toli. Un altro sopravvissuto, Mohammed Suleiman, ha detto di aver visto uccidere sua moglie e tre figlie, oltre alla gran parte degli uomini e dei ragazzi del suo villaggio. Ieri sera, in un discorso pubblico di politica estera tenuto alla Mansion House di Londra e focalizzato in gran parte come un attacco alla Russia, Theresa May ha denunciato il ruolo delle autorità birmane in quella che "appare come pulizia etnica".
   

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