Oltre 100.000 afghani sono stati
costretti quest'anno ad abbandonare le loro case a causa della
crescente violenza legata al conflitto interno. Lo ha reso noto
oggi il ministero per i Rifugiati a Kabul.
Le sette province in cui la maggior parte delle persone sono
state costrette a trasferirsi altrove per sfuggire agli scontri
armati sono Kunduz, Baghlan, Faryab, Sar-e-Pul, Nangarhar,
Helmand e Farah.
Commentando il fenomeno Mehre Khoda Saber, capo della
direzione per i Rifugiati interni del ministero, ha sottolineato
che "l'insicurezza è il fattore principale dei trasferimenti
forzati, dato che la gente è costretta ad andarsene per gli
scontri in corso". Il numero dei profughi interni, ha aggiunto,
"equivale al due-tre per cento della popolazione afghana".
L'Afghanistan è fra i Paesi al mondo con più persone
costrette ad abbandonare le loro case a causa della guerra. I
profughi interni sono infatti circa un milione e i rifugiati
all'estero cinque milioni.
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