Un appello internazionale per la
liberazione di Oleg Sentsov, regista ucraino che è in carcere da
1560 giorni e in sciopero della fame da 100, è stato rilanciato
dall'associazione Articolo 21 che con Amnesty Italia segue la
vicenda del filmaker detenuto in una prigione-colonia in Siberia
e sempre più debilitato.
"Le foto del volto emaciato di Oleg Sentsov, che ha perso 30
chili nei quattro anni che ha già trascorso in carcere, dei 20
ai quali è stato condannato da un tribunale russo, hanno
mostrato al mondo quanto drammatiche siano le sue condizioni" si
legge nell'editoriale di Antonella Napoli che racconta la storia
di Oleg. "La situazione si è aggravata nelle ultime settimane",
continua l'articolo tanto "da spingere la Corte di Strasburgo a
'condannare' la Russia per le mancate cure garantite al detenuto
e le Nazioni Unite a chiederne l'immediato rilascio".
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