La svolta pacifica del raduno di
massa tenuto di ieri a Hong Kong, come riconosciuto dalla stessa
polizia locale in una nota, è da attribuire alla robusta
presenza e alle esercitazioni delle truppe paramilitari cinesi
nella città di confine di Shenzhen: è l'interpretazione fornita
oggi dal Global Times, il tabloid del Quotidiano del Popolo, la
'voce' del Partito comunista cinese.
"Tutto ciò è stato ampiamente visto come un severo monito
agli elementi violenti di Hong Kong", ha rimarcato il quotidiano
nazionalista, per il quale un ulteriore contributo è giunto dai
residenti come contraccolpo ai pesanti scontri registrati la
scorsa settimana all'aeroporto della città tra manifestanti e
polizia.
Il Quotidiano del Popolo, in un editoriale, ha invece
rinnovato il monito "alle influenze straniere ostili" che stanno
incitando alle proteste nell'ex colonia britannica. Un duro
riferimento nel quale non è difficile individuare alcuni Paesi,
a cominciare dagli Stati Uniti.
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