(ANSA-XINHUA) - PECHINO, 30 NOV - L'importazione in Cina di
rifiuti solidi ha continuato a diminuire nel contesto dello
sviluppo verde del Paese, e dall'inizio del prossimo anno
entrerà in vigore un divieto assoluto di tali importazioni.
Qiu Qiwen, funzionario del Ministero cinese dell'Ecologia e
dell'Ambiente, ha affermato oggi che al 15 novembre, la Cina
aveva importato 7,18 milioni di tonnellate di rifiuti solidi
quest'anno, in calo del 41% su base annua.
La caduta è in linea con la tendenza verso il basso a cui si
è assistito da fine 2017, quando il Consiglio di Stato, il
governo cinese, pose dei freni alle importazioni di rifiuti
solidi. I dati registrati negli ultimi tre anni sono stati
rispettivamente 42,27 milioni di tonnellate, 22,63 milioni di
tonnellate e 13,48 milioni di tonnellate.
Secondo una nota emanata di recente da Ministero
dell'Ecologia e dell'Ambiente, Ministero del Commercio e
Amministrazione generale delle dogane, la Cina dal 1° gennaio
2021 vieterà tutte le importazioni di rifiuti solidi. Sul
territorio cinese sarà bandito anche lo scarico,
l'accatastamento e lo smaltimento di rifiuti prodotti
all'estero.
La Cina ha iniziato negli anni '80 a importare rifiuti solidi
come fonte di materie prime e per anni è stata il più grande
importatore al mondo, nonostante la sua limitata capacità di
smaltimento di rifiuti.
Alcune aziende hanno introdotto illegalmente nel Paese
rifiuti dall'estero, a scopo di lucro, creando una minaccia per
l'ambiente e la salute pubblica. (ANSA-XINHUA).
Responsabilità editoriale Xinhua.