In Libia "c'è il rischio" che "entro
pochi giorni" la produzione di petrolio precipiti ai livelli più
bassi dalla caduta di Muammar Gheddafi nel 2011. L'allerta
arriva dal capo dell'agenzia petrolifera libica, Mustafa
Sanalla, in una intervista al Financial Times. Si prevede che a
causa del blocco dei terminal petroliferi nell'est libico
ordinato da Khalifa Haftar la produzione dei pozzi possa
arrivare a "72mila barili al giorno". "La situazione peggiora di
giorno in giorno, i blocchi sono illegali e vanno rimossi",
avverte Sanalla.
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