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Calo Irpef 80 euro subito, risorse 2015 in L. Stabilità

Arriva decreto,scatta bonus. Dote da 13 mld per 2015-18. Tassa banche a giugno.Lotta evasione,15 mld

Chiara Scalise ROMA

Scatta subito il taglio degli 80 euro voluto fortemente dal Governo. Il Dl Irpef è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e diventa efficace dal giorno stesso della pubblicazione. Vengono compresi anche i magistrati nel tetto delle retribuzioni, mentre la questione del Pra viene rimandata ad una riforma organica più ampia. IL BONUS 2014: Riguarda i soli lavoratori dipendenti e sarà di 640 euro, 80 al mese fino a dicembre, per i contribuenti con reddito fino a 24.000 euro. Esclusi gli incapienti (chi non paga Irpef perche' le detrazioni superano il dovuto) e i redditi sopra i 26.000 euro. Il bonus, invece, tra 24.000 a 26.000 euro decresce fino a zero. Arriverà nella busta paga di maggio. Vale nel complesso 6,6 mld ma 830 milioni arrivano nel 2015.

Al 26% tassa rendite e conti correnti - Scatta dal primo luglio l'aumento dal 20% al 26% dell'aliquota sulle rendite finanziarie che interesserà anche i dividendi staccati successivamente, le plusvalenze di azioni e fondi, nonché interessi su conti correnti e depositi postali, con un'entrata per lo Stato che il Sole24Ore quantifica in 755 milioni di euro. Nessun prelievo sui conti correnti, spiega P.Chigi. Si tratta infatti solo della tassa sui rendimenti che questi generano. L'aumento non tocca i titoli di Stato, come Bot e Btp.

Irap, quest'anno taglio a metà - Non vale poco: 3,7 miliardi in due anni. L'aliquota principale dell'Irap passera' dal 3,9% al 3,5% nel 2015 mentre per quest'anno e' previsto un taglio a metà, un'aliquota intermedia del 3,75%. Calano anche le altre aliquote previste per banche e agricoltura: dal 4,2 al 3,8% del 2015, dal 5,9 al 5,3%, dall'1,9 all'1,7%. Anche per loro taglio dimezzato quest'anno. TAGLI A MINISTERI, ANCHE A P.CHIGI: I tagli ai ministeri valgono 240 milioni, con la partecipazione anche della presidenza del Consiglio. I ''risparmi'' per gli acquisti di beni e servizi arriveranno soprattutto dalla difesa: 75,3 milioni gia' quest'anno che saliranno a 112,8 milioni nel 2015 Salvaguardate le scuole.

Tassa banche a giugno, formula anti ricorsi - L'imposta sulla rivalutazione delle quote della Banca d'Italia in mano agli istituti di credito, aumentata al 26%, si pagherà a giugno, con il saldo delle tasse sui redditi 2013. La norma è costruita per evitare ricorsi, facendo riferimento al periodo d'imposta in corso all'entrata in vigore del decreto.

Da tetto dirigenti a Rai - Viene confermato a 240.000 euro il tetto per i dirigenti (vale 40 milioni) e i manager pubblici ed anche per i magistrati, che non vengono quindi esclusi come invece poteva sembrare in alcune versioni del testo precedenti. Prevista forbiciata delle società di gestione dei servizi degli enti locali e una riorganizzazione dei centri di acquisto pubblici. Dalla Rai un ''contributo' di 150 milioni, con cessione di società o riorganizzazione delle sedi.

Lotta all'evasione, 15 mld nel 2015 - Il governo punta a incassare 15 miliardi dalla lotta all'evasione nel 2015, 2 miliardi più del previsto. A termine del Cdm le slide del governo ipotizzavano 3 miliardi di incassi.

Pagamenti P.a. - Un intero capitolo del decreto e' dedicato ai pagamenti della Pa che stanzia 9,6 miliardi per accelerare l'estinzione dei debiti. Previste norme per i debiti fuori bilancio, per anticipare liquidità dei comuni in dissesto, per garantire il rispetto dei tempi nel settore sanitario. Previsti tempi limite per i pagamenti: 90 giorni quest'anno, 60 dal 2015: scatta il blocco delle assunzioni (anche co.co.co) per le amministrazioni che arrivano in ritardo. Arriva il registro fatture per tutte le amministrazioni: obbligatorio da luglio.

Tetto a uso consulenti e co.co.co. - Arriva un argine all'uso di consulenti e collaboratori. Nel 2014 le amministrazioni pubbliche - tranne università e sanità - non potranno dare incarichi di consulenza quando il costo supera la spesa del proprio personale. Il tetto è al 4,2% per gli enti con spesa massima di 5 milioni di euro e all'1,4% per quelli che superano i 5 milioni. Limite previsto anche per i co.co.co: al 4,5% per le Pa entro 5 milioni di spesa e all'1,1% oltre i 5 milioni.

Taglio 5% contratti - Si potranno ridurre del 5% gli importi dei contratti per beni e servizi. I contratti possono essere rinegoziare in funzione della riduzione ed è fatta salva la possibilità di recedere entro 30 giorni senza penali. Le amministrazioni potranno stipulare nuovi contratti usando le convenzioni-quadro della Consip S.p.A.

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