"Chi ha letto le carte e ha un minimo
di conoscenza giuridica sa che privare persone della liberta'
personale per una cosa come questa e' abnorme. Chi conosce la
realtà sa che quelle carte, peraltro, non corrispondono al vero.
Ma per questo ci sarà il processo". Lo afferma Matteo Renzi
riferendosi agli arresti domiciliari disposti per i genitori.
"Da figlio - sostiene - ho il cuore gonfio di amarezza. Mi
basta che lo sappiano i miei figli e i loro cugini. E vedere la
loro chat whatsapp di queste ore mi commuove e mi fa pensare che
i dieci nipoti conoscono bene i loro nonni. E sanno che persone
sono".
"Da uomo delle istituzioni dico: mi fido della giustizia.
Questo e' un grande Paese e io credo nell'Italia, sempre. Non
riusciranno a farmi parlar male dell'Italia, non riusciranno a
farmi parlar male dei giudici. Chi vuole il mio fallo di
reazione, non lo avrà. Nè oggi, nè mai", conclude l'ex
segretario del Pd, chiedendo un "processo rapido".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA