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  • Snaitech, con Rapporto di Cittadinanza 2016, diritti e doveri per imprese dei giochi
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Snaitech, con Rapporto di Cittadinanza 2016, diritti e doveri per imprese dei giochi

L’ad Fabio Schiavolin: vogliamo stimolare una riflessione, comparto assicura allo Stato un gettito erariale di circa 10 miliardi l’anno

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ROMA - Approfondire il concetto di cittadinanza, riflettendo non solo sui doveri ma anche sui diritti di cui godono le imprese attive nel settore dei giochi. È questo il principale obiettivo che si pone il Rapporto di Cittadinanza 2016 di Snaitech, un innovativo strumento di rendicontazione sociale illustrato oggi a Roma, dalla presidente della società Mara Caverni, dall’amministratore delegato Fabio Schiavolin e dal professor Alberto Martinelli dell’Università degli studi di Milano, alla presenza di diversi esponenti delle istituzioni e delle autorità di controllo del settore dei giochi, fra cui il sottosegretario al ministero dell’Economia con delega ai giochi Pier Paolo Baretta.
“Abbiamo scelto di sviluppare questo Rapporto di Cittadinanza – ha spiegato Fabio Schiavolin, Amministratore Delegato di Snaitech – per stimolare una riflessione in merito non solo ai doveri ma anche ai diritti delle imprese che operano nel comparto dei giochi, che dà lavoro ad oltre 150.000 addetti e assicura allo stato un gettito erariale di circa 10 miliardi di euro l’anno”.
Secondo il manager - alla guida della società che vanta il primo posto come operatore in Italia nel betting retail e il secondo nel comparto degli apparecchi da intrattenimento- il gioco legale dovrebbe essere tutelato proprio perché funge da argine contro il gioco illegale e incontrollato, contribuisce ad abbattere l’evasione fiscale e garantisce all’erario risorse da destinare al benessere della collettività. “Anche per questo rivendichiamo il nostro diritto di cittadinanza, vogliamo cioè che ci siano riconosciuti i medesimi diritti di cui godono tutte le aziende che operano legalmente sul territorio nazionale”, ha aggiunto Schiavolin.
Il Rapporto di cittadinanza sviluppato da Snaitech approfondisce il concetto di cittadinanza d’impresa, definendo una Carta dei diritti e dei doveri attribuiti a ogni azienda in quanto membro della comunità. Dal rapporto emergono le azioni avviate da Snaitech in relazione ai suoi doveri imprenditoriali, tra i quali operare in modo etico nel rispetto delle norme di mercato e del regolatore, prevenire forme di gioco compulsivo e minorile, operare con senso di responsabilità nei confronti di tutti gli stakeholder. In relazione a questi doveri, la società ha anche assunto precisi impegni per il futuro, a testimonianza della volontà di coniugare il perseguimento della sostenibilità economica d’impresa con l’impegno a migliorare il benessere di tutti gli stakeholder.
Sul fronte dei diritti, però secondo Snaitech, la situazione è diversa : “ Diritti fondamentali quali la legittimazione della propria attività imprenditoriale e quello di creare valore per gli azionisti non paiono infatti pienamente garantiti”. “Una pressione fiscale ai massimi in Europa e la mancanza di una politica industriale ben definita scoraggiano infatti possibili investitori e mettono in sempre maggiore difficoltà le aziende del comparto”, si legge nella nota diffusa da Snaitech in occasione della presentazione del Rapporto, in cui si fa notare che le AWP, le slot machine che si trovano anche in bar e tabaccherie, “dopo l’ennesimo aumento delle imposte inserito con la manovra finanziaria dello scorso aprile hanno visto la tassazione al netto delle vincite salire al 63,3%. A questi elementi di grande incertezza si aggiunge la pressione cui sono sottoposti i Concessionari di Stato che, nonostante operino con professionalità e impegno, sono spesso strumentalmente attaccati”. Un contesto, questo, che secondo Snaitech caratterizza “il solo settore dei giochi e le società che vi operano, alle quali di fatto non è riconosciuto il medesimo diritto di cittadinanza d’impresa di cui godono le aziende di altri comparti”.
Il Rapporto comprende anche una rendicontazione dell’attività di Snaitech nell’ambito della responsabilità sociale d'impresa.
“La responsabilità sociale è uno dei pilastri fondanti della nostra identità, da anni attraverso iZilove Foundation siamo infatti in prima linea nello sviluppo di attività e iniziative benefiche”, continua Schiavolin sottolineando poi che dal rapporto emerge come Snaitech abbia rafforzato il suo impegno in quest’ambito, “un impegno che vogliamo portare avanti per contribuire al benessere delle persone e della coesione sociale”.
“L’azienda nel 2016 – spiega ancora Schiavolin- ha destinato risorse allo sviluppo di progetti destinati alla comunità, come dimostra l’impegno profuso per lo sviluppo dei comprensori ippici di Milano e Montecatini Terme, affinché sempre più spazi e aree verdi diventino poli di intrattenimento per gli abitanti delle città anche al di fuori delle tradizionali attività ippiche. Molti sono stati anche i progetti di charity promossi, come la raccolta fondi per la ricostruzione del campo sportivo di Amatrice, il Progetto Case Famiglia con la Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus, il sostegno alle Borse di Studio Care & Share destinate a finanziare gli studi dei bambini indiani in condizioni di difficoltà, il sostegno al progetto Play Therapy per i piccoli pazienti dell’Ospedale Pediatrico Meyer ed il sostegno alla fondazione Telethon”.
Sotto il profilo del personale, nel corso del 2016 sono state erogate complessivamente 9.868 ore di formazione, un numero quasi triplo rispetto al 2015 e destinato a crescere ancora. A osservare la composizione del personale, emerge un altro elemento di rilievo: l’elevata componente femminile, le donne sono infatti il 48% del personale. Il rispetto della parità di genere è per Snaitech un valore fondamentale, ed è proprio nell’ottica di valorizzare l’importanza della maternità che la società ha aderito all’iniziativa Bimbi in ufficio, organizzando lo scorso anno una giornata in collaborazione con la Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus.
Per l’anno in corso, gli obiettivi di business che Snaitech si pone sono il rafforzamento della leadership nel retail, l’innovazione tecnologica nei servizi alla rete, la crescita del comparto online e la razionalizzazione della rete di gaming machine. Proprio su quest’ultimo obiettivo, in linea con le normative più recenti, “questo periodo ci vedrà molto impegnati nella razionalizzazione dei punti gioco, ci stiamo organizzando da tempo per adempiere agli obblighi soprattutto perché abbiamo condiviso il processo con l’ente regolatore e con il ministero competente”, ha spiegato Schiavolin, aggiungendo “crediamo che sia arrivato il momento di razionalizzare l’offerta, ma vogliamo anche essere certi che gli investimenti effettuati siano tutelati, così come auspichiamo che il riordino sia svolto con omogeneità sul territorio”.
A rispondere all’amministratore delegato di Snaitech è direttamente il sottosegretario al ministero dell’Economia con delega ai giochi, Pier Paolo Baretta, secondo il quale dal momento della firma dell'accordo tra governo e regioni sulla razionalizzazione dell'offerta nel comparto dei giochi, avvenuta l’8 settembre, "questo settore può dirsi regolato in modo equilibrato". Questa intesa, secondo Baretta, “chiude una partita, non c'è un altro capitolo sull'offerta del settore dei giochi, l’offerta è quella", ha continuato il sottosegretario sottolineando che con l'intesa raggiunta "si mettono punti fermi nella discussione e se non avessimo fatto questa scelta, che alcuni gestori non condividono, non avremmo mai avuto un punto fermo".

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