Israele ha raggiunto la capacità di laboratorio per testare fino a 15mila persone al giorno. L'annuncio fatto dal ministero della salute - che ha fatto gradi sforzi per arrivare a questo risultato - è avvenuto tuttavia in un momento in cui, per stessa ammissione del dicastero, la domanda di test si è abbassata poiché un numero inferiore di casi sospetti si presenta per essere sottoposto al tamponi. Eppure, come in altri paesi, l'obiettivo di innalzare la soglia giornaliera dei test - hanno fatto notare i media - è stato lungamente perseguito dalle autorità sanitarie israeliane allo scopo di controllare più fondo il propagarsi delle infezioni. Nei giorni scorsi la soglia è però scesa sotto i 10.000 in coincidenza con una marcata diminuzione del numero di casi confermati riportati dall'inizio della settimana. Il ministero ha spiegato infatti che, a causa della flessione "del numero di persone con sintomi dell'infezione che che vogliono essere testati", il numero dei test stessi è sceso a 9.031 eseguiti sabato, dei quali 160 sono risultati positivi al Covid-19.
Ancora meno quelli effettuati domenica: 8.393 e 88 i positivi.
Rialzo invece ieri (ma sempre sotto i 10mila): in tutto sono stati 9.546 e 110 le infezioni riscontrate. Per questo il ministero della salute ha annunciato piani per l'effettuazione di test random in aree del paese con alti tassi di infezione in modo da compensare la mancanza di pazienti in cerca di test. E a questo proposito è stato detto che un accordo di recente siglato con l'azienda cinese 'Genomics Institute' consentirà presto ad Israele di condurre fino a 20mila test al giorno.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA